Sound&Vision

Sergio Cammariere in concerto al Teatro Ristori per l’inaugurazione della nuova stagione Jazz

Scritto da Gabriele Lugli

Il Teatro Ristori ha inaugurato la nuova Stagione artistica e un nuovo corso che vede affiancare Gegè Telesforo come curatore della rassegna Jazz al  direttore artistico del teatro M° Alberto Martini.
Mercoledì 15 ottobre, sul palco del teatro Ristori il primo concerto che ha visto protagonista Sergio Cammariere. Con lui Daniele Tittarelli al sax soprano, Luca Bulgarelli al contrabbasso, Michele Santoleri alla batteria che sostituiva lo storico batterista del gruppo Amedeo Ariano e la straordinaria violoncellista Giovanna Famulari.
Pianista, compositore e cantautore raffinato, Sergio Cammariere unisce jazz, canzone d’autore e contaminazioni internazionali. Debutta nel 2002 con Dalla pace del mare lontano, vincendo la Targa Tenco. Capace di muoversi con naturalezza fra cantautorato e jazz, evocando atmosfere colte e popolari insieme, con venature latine e bossanova.  La sua musica è un equilibrio raffinato fra emozione e tecnica, poesia e improvvisazione.La scaletta del concerto è stato un viaggio nella memoria, da Tempo perduto, Via da questo mare, Dalla pace del mare lontano, L’amore non si spiega a Tutto quello che un uomo, il brano che lo consacrò al grande pubblico nel 2003 al Festival di Sanremo con il terzo posto in classifica, il Premio della Critica e il Premio per la migliore composizione musicale.
C’è stato spazio anche per la leggerezza ironica di Cantautore piccolino e per le atmosfere più intime dei suoi lavori più recenti, dall’album La fine di tutti i guai, fino ai brani di Una sola giornata.
Il concerto ha inaugurato con un sold out il filone jazz del Ristori, che nelle prossime settimane vedrà protagonisti altri grandi nomi italiani e internazionali. Il 14 novembre sarà la volta di Danilo Rea con Sakamoto & Me. A dicembre il teatro si trasformerà in un vero Jazz Club per tre domeniche consecutive (7, 14 e 21) con i giovani Cutello Bros 5tet, la “Special Edition” del quartetto di Max Ionata e il Trio di Dado Moroni in un tributo a Oscar Peterson.
Nel 2026, a Verona arriveranno artisti come Richard Bona (7 febbraio), lo Steve Gadd Organ Trio (4 marzo) e, in occasione dell’International Jazz Day, il quintetto di Eddie Henderson (30 aprile) in un omaggio a Miles Davis.

Sergio Cammariere 5et Sergio Cammariere Pianoforte & Voce
Daniele Tittarelli Sax Soprano
Luca Bulgarelli Contrabbasso
Michele Santoleri Batteria
Giovanna Famulari Violoncello

www.sergiocammariere.com
www.teatroristori.org

About the author

Gabriele Lugli

Emiliano di origine, da anni residente nel mantovano Gabriele Lugli sin dall’età di 16 anni si interessa all’arte fotografica.
Inizialmente appassionato alla paesaggistica, si dedica in seguito a reportage di viaggio e a foto di concerti Rock e Prog per poi approdare, al jazz.
Dal 2016 la passione per questo genere musicale lo porta ad essere presente a festival, jazz club e teatri di molte città italiane.
Tra i suoi ispiratori, grandi maestri quali William Claxton, Larry Fink, Herman Leonard e l’italiano Giuseppe Pino.
È abitualmente accreditato nei più importanti festival di musica jazz come Umbria Jazz, Mantova Jazz, Locomotive Jazz, Bologna Jazz, JazzMi, Novara jazz e Padova Jazz Festival, dove nel 2019 ha esposto durante il festival una sua mostra personale allo storico Caffè Pedrocchi.
Accreditato dal 2018 a Time in Jazz nel 2020 è stato fotografo ufficiale.
Con l’Associazione Fotografi Italiani di Jazz, ha preso parte a mostre collettive come il Festival Internazionale di fotografia di Trapani, al Photofestival Milano e alla mostra presso l’Istituto Italiano di Cultura di Edimburgo. Recentemente ha esposto sue foto Jazz in mostre personali in Jazz Club emiliani come ad esempio Cantina Bentivoglio a Bologna, al Centro Candiani di Mestre e al Teatro Ristori di Verona.
Dal 2017 fa parte dei fotografi de “Il Jazz italiano per le terre del sisma” all’Aquila, progetto che ha portato alla pubblicazione di 5 libri fotografici i cui protagonisti sono esclusivamente musicisti jazz italiani.
Nel 2021 e 2022 è stato tra i 30 finalisti del concorso Jazz World Photo.

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