Interviste

REKKIABILLY: due battute prima di tutto…

Scritto da Annalisa Nicastro

Un nuovo capitolo per i pugliese che da anni ormai girano l’Italia e l’Europa a suon di sano e trasgressivo rock’n’roll. I Rekkiabilly arrivano ad un nuovo disco firmato dalla VOLUME! Records aprendo le danze e sfamando i media con un singolo che lascia tremare appena dal titolo: “SISMA”
Tuttavia, ad ascoltarlo bene, con i terremoti ha davvero poco a che fare. E per fortuna, dato il drammatico momento che molti Italiani stanno vivendo in questi giorni. Un brano che condanna spudoratamente la condizione sociale in cui viviamo oggi…e lo fa cucendo metafore e immagini a volte forti e mai scontate.
E a quanto pare è un filo conduttore che ritroveremo in tutto il disco…lavoro che raggiungerà i negozi nei prossimi giorni.
Aspettandoli con ansia e trepidazione riesco a scambiare due parole con i REKKIABILLY…

REKKIABILLY: la storia di questo nome?
Rekkiabilly è il nome di un Rockabilly barese. Bari negli anni ’80 era un punto nevralgico per la musica in Europa, ed erano quindi presenti tra i tanti anche dei Rockabilly, e uno di loro che non a caso è colui che ci ha passato questa passione per il genere, era chiamato da tutti Rekkiabilly. Guy Portoghese quindi ci ha regalato questo nome che portiamo con orgoglio.

In arrivo un concentrato di energia. Il vostro nuovo disco…dobbiamo aspettarci energia incontrollabile che ci fa ballare o che ci fa riflettere?
Entrambe le cose: ci ha sempre affascinato la possibilità di far ballare su parole che possono far riflettere, e a giudicare dalla risposta del pubblico soprattutto degli ultimi concerti, l’esperimento è riuscito! Un pubblico colpito dai testi, ancora pieno di adrenalina e sudato fradicio.

Di sicuro un lavoro che racconta di vita vissuta tra fumi dell’alcool, feste e curiose metafore della vita di tutti i giorni. Quanto c’è di autobiografico?
Questo disco possiamo dire che è totalmente autobiografico. Viaggiando parecchio insieme, è facile trovarsi a vivere delle esperienze forti ed esilaranti, tornare a casa e avere una voglia matta di trasformarle in canzone. Il tutto ovviamente condito con un pizzico di sana invenzione come insegna la scuola Buscaglione.

La scrittura di questo lavoro da dove nasce? Chi la mente ispiratrice e chi il braccio artistico?
L’idea principale dei testi dei Rekkiabilly è spesso di Dario Mattoni, chitarrista e cantante della band, ma in fase di arrangiamento tutto può essere stravolto dalla band. Prima di suonare un brano e registrarlo ci piace essere davvero tutti convinti di ciò che stiamo per raccontare.Il brano “Il Compare” ad esempio è stata un’idea di Luciano Sibona, il contrabbassista, poi modificata e ultimata insieme alla band.

In radio da oggi con il singolo SISMA: un brano che cade in un periodo davvero drammatico. Inutile spiegare quale. Ma la domanda nasce spontanea: casualità? Oppure avete fatto una scelta mirata?
Sisma è stato scritto a novembre scorso su un giro di accordi che Dario aveva già in mente da tempo, e che non trovava pace se non con quelle parole spuntate fuori dopo un concerto all’Aquila. La scelta di utilizzarlo come singolo è nata poi un paio di mesi fa, in cui nessuno avrebbe mai sospettato di un terremoto in Emilia. So cosa vi state chiedendo… no, non portiamo sfiga! Ci è sembrato comunque necessario dire che “il sisma, il crollo dei palazzi e lo tzunami, sono problemi per esseri umani, si sa che le piante e gli animali, c’erano ieri e ci saranno domani”.

VOLUME! Records ma soprattutto VENUS…insomma niente male come inizio anche se proprio inizio non è. Un secondo lavoro questo per i REKKIABILLY che da anni sono in giro per concerti in tutta Italia e non solo. Cosa vi spinge a mettervi così tanto in gioco? Narcisismo o orizzonti da raggiungere? E quali sono?
Suonare per narcisismo ci suona un po’ strano. Ad ogni modo ciò che ci spinge a metterci così in gioco è la fiamma che brucia dentro tutti i musicisti (chi più ignifugo, chi meno) che ci spinge a salire su tanti palchi e far sentire a più gente possibile le nostre creature, e far divertire o affezionare alle canzoni, esattamente come è successo a noi con i gruppi che amiamo.

Se non foste i REKKIABILLY…cosa sareste? Ovvero: senza musica?
Se non fossimo Rekkiabilly saremmo cinque persone appassionate di rock’n’roll e di tanta altra musica bella, che probabilmente sentirebbero la mancanza di qualcosa che regala tante soddisfazioni ed emozioni. Ma per fortuna quella cosa c’è e si chiama Rekkiabilly.

Grazie di cuore ai Rekkiabilly che si sono prestati a questa intervista
REKKIABILLYOfficial Site

 

Gianluca Clerici

About the author

Annalisa Nicastro

Mi riconosco molto nella definizione di “anarchica disciplinata” che qualcuno mi ha suggerito, un’anarchica disciplinata che crede nel valore delle parole. Credo, sempre e ancora, che un pezzetto di carta possa creare effettivamente un (nuovo) Mondo. Tra le esperienze lavorative che porterò sempre con me ci sono il mio lavoro di corrispondente per l’ANSA di Berlino e le mie collaborazioni con Leggere: Tutti e Ulisse di Alitalia.
Mi piacciono le piccole cose e le persone che fanno queste piccole cose con amore e passione. E in ultimo vorrei dire che mica sono matta, ma solo pazza. Pazza di gioia.

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