Bona Head è il nomignolo che si è scelto Roberto Bonazzoli per rappresentare la sua entità artistica. Negli ultimi dieci anni ha cantato e suonato le tastiere negli SHW, con i quali ha pubblicato 3 cd. La sua esperienza solista nasce nel 2011 proprio con il nome di Bona Head. Ad aprile è stato pubblicato il suo secondo disco solista, The Path. Il cd rappresenta una sorta di concept album sulla vita e sulle tappe che hanno segnato il percorso introspettivo fino ad oggi di Roberto.
Tutto scritto, arrangiato, suonato e cantato dallo stesso autore, tranne l’aiuto vocale in alcune tracce di Vanessa Borrini. The Path suona molto elettronico, per lo meno, per il diffuso utilizzo di tastiera e synth. L’atmosfera che si respira sembra però e non sappiamo perché, molto poco sintetica e artefatta, come se un soffio di analogico vento soffiasse sui contatti elettrici e facesse entrare nel pc suoni di 20 o 30 anni fa.
Bona Head ha un’immaginazione molto sviluppata e comunica con il linguaggio dei sogni, ora cupi e duri, ora caldi e rassicuranti.
La sua musica si nutre anche di importanti esperienze del passato che arrivano ai nostri giorni attraverso la collaborazione artistica di Eno e U2.
Così il lungo percorso di vita e di crescita di questo ragazzo disegna un disco composto da 15 tracce, con differenti atmosfere, dove un leggero tocco elettronico dall’approccio alternativo arricchisce le pop songs del cd. Un cd che riesce a far sentire la passione dell’autore per la musica che scrive, una pubblicazione piccola ma dalle idee chiare e dal forte carattere espressivo.
Bona Head – The Path
Un cd che riesce a far sentire la passione dell’autore per la musica che scrive, una pubblicazione piccola ma dalle idee chiare e dal forte carattere espressivo.