Pecorella smarrita
“Pecora rossa, dove corri così lesta,
Anche tu fosti invitata alla festa?
Ascolta un consiglio spassionato:
animale avvisato è mezzo salvato
Fossi in te andrei da un parrucchiere
Affinché le tue chiome possa sbiadire.
Ribellione, rivolta, Resistenza?
Qui bisogna salvar la pelle e l’esistenza!
Mostrati compiacente e rispettosa
Non essere pungente e riottosa.”
“Cara la mia aquila nera
Tu svolazzi tronfia e fiera.
Consigli non richiesti stai a elargire
Perché vorresti vedere me annuire.
Mai devi preoccuparti o nutrire timori
Ben ancorata al carro dei vincitori;
Ciò che ti dirò, imprimi nella mente
Anche se del potere sei nota cliente:
Per seguire una sana alimentazione
Bisogna mangiare frutta di stagione.
Alcuni frutti sono ingannevoli assai
E non andrebbero ingeriti proprio mai:
Ti ingannano con la loro apparenza,
Il colore vivace ti promette succulenza.
Lusinghieri, invitanti all’esterno
Al loro interno, però, celano l’inferno.
Di certo non parteciperò a una festa
Dove abbonda tanta frutta indigesta.
Le mie chiome rimarranno ancora rosse
Sempre pronte a dissenso e sommosse:
Deve ancora la luce vedere
Chi metterà pecora rossa a tacere!”
Red Sheep
Quatsch (sognati dal futuro) N.37
– Pecorella smarrita, poesia di Red Sheep
– Femminicidi, illustrazione di Caroline Freddi
– Il mondo io l’ho guardato da Trieste, racconto di Sylvie Freddi
– E sei così, poesia di Bli77ard
– Horatio Cigno #3, Aforisma di Andrea Viviani
– Grado, Fotografia di Samantha Mattiello