News Quatsch

Quatsch (Sognati dal Futuro) Anno 1 N.9 – Autodafè Creativo

Scritto da Stefania Pucci

Permettete alle parole di uscire, di fluire da voi, senza paletti, senza limitarvi nei vostri usuali confini. Correte il rischio di raccontarvi. Trovate il coraggio di uscire nudi e camminare a testa alta nella pubblica piazza

L’ispirazione è un animale strano. Arriva in momenti improbabili (in bagno, sotto la doccia, nel dormiveglia prima del sonno, durante conversazioni e incontri in cui stai dicendo, e facendo, tutt’altro). Devi essere pronto a coglierla, a mollare tutto e fermare su carta quell’immagine, quell’idea, quel segno che ti è balzato in testa.
In questi ultimi giorni sono stata distratta. Questa montagna russa emozionale che è la vita quando molli gli ormeggi mi ha per un attimo allontanata da me.
Quindi mi chiedo e vi chiedo uno sforzo creativo e cognitivo. Costruite il vostro editoriale. Prendete ispirazione da voi stessi, dal mondo che vi circonda, dalle persone che incrociano il vostro cammino. Annusate l’aria, l’odore notturno delle città, quello chiaro dell’erba, riempitevi l’anima dell’odore della pelle delle persone che amate. E assaggiate la vita, mordetela, sentitene il sapore acre, sentitene l’amaro, la paradossale dolcezza sotto i denti e sulla lingua. E scrivetene. Permettete alle parole di uscire, di fluire da voi, senza paletti, senza limitarvi nei vostri usuali confini. Correte il rischio di raccontarvi. Trovate il coraggio di uscire nudi e camminare a testa alta nella pubblica piazza. Lasciate ad altri il giudizio, la paura, il timore, lasciate che guardino e non vedano, lasciate che ascoltino e non sentano. Lasciateli indietro. Correte avanti. Siete il mondo. Il mondo siete voi.
Vi lascio le basi:

. . . . . . , , , , , , à à à à k k k k k h h o i k m h g g f f f f q q w w w w e e e e r r r r t t t t y y y u u u i i i o o o p p p è è è a a a s s s d d d d f f f f g g g g h h h h j j j j k k k k l l l lò ò ò ò ù ù ù ù ù z z z z z c c c c x x x x x v v v v b b b b b n n n n m m m ; ; ; ; ; ; ; : : : : : : : : – – – – – – _ _ _ _ ì ì ì ì ì ! ! ! ! ! ? ? ?

P.S. Oggi, per la prima volta, Quatsch ospita un’ “intervista al contrario”.
Le prime “vittime” di questo delirio mistico e vagamente organizzato sono Naresh Ran e Nicola Manzan. Naresh è mente e anima di quel gioco folle e bellissimo che è Dio Drone, etichetta discografica, mondo a parte e stato mentale.
Nicola è l’uomo che, con Bologna Violenta, ha negli anni narrato gli abissi e l’apocalittico nero della mente umana.
L’ultimo album di Nicola, “La Città del disordine”, uscito a suo nome, è una storia diversa.
Nato dalla collaborazione con il Museo della Psichiatria di Reggio Emilia, e da una geniale intuizione di Georgia Cantoni, Responsabile della Comunicazione dei Musei Civici della stessa Reggio, “La Città del Disordine” è il racconto di otto cartelle cliniche. Otto pazienti dei quali sappiamo il nome e l’iniziale del cognome. Otto persone che le asperità della vita hanno portato in “manicomio”, otto persone segnate da esperienze dolorose e assurde, annegate nel mare magnum e paradossale dei casi della vita. Di queste otto persone Nicola racconta la storia. Senza pietismi, senza il voyeurismo pulp che di solito accompagna racconti del genere, Nicola, accompagnato solo dal suo violino e dalla sua sensibilità, porta l’ascoltatore nei meandri del dolore mentale, nelle camere buie del dolore e della paura, passando attraverso le paradossali mancanze di una legge cieca e di una burocrazia incartata su se stessa.
È un racconto che siamo orgogliosi e fieri di accogliere, per il quale ringraziamo ancora e ancora gli amici dell’Associazione Culturale La Chute i quali, con il loro immenso coraggio e infinita curiosità nei confronti del mondo, hanno permesso che tutto ciò accadesse.

Editoriale di Stefania Pucci
Foto di Copertina di Gabriele Calderone
https://www.instagram.com/_il_dito_e_la_luna_
https://www.gabrielecalderone.com/

Quatsch Anno 1 N.9:

Libro in Cartolina: La salamandra di Carmine Sorrentino, di Sylvie Freddi – Illustrazione Caroline Freddi

Primo appuntamento con Le Interviste al Contrario: Nicola Manzan + Naresh Ran @ La Chute en Promenade

Le Parole del Serpente, illustrazione di Caroline Freddi

Inno alla papera, di Reddie

Le scarpe rosse del Duca Bianco, di Sylvie Freddi

About the author

Stefania Pucci

Ho un corpo. Una faccia, due gambe, due braccia, due seni. Ho della pelle, tanta, troppa pelle. Pelle che brucia sotto il dolore, pelle che si squarcia a ogni ferita. Ho delle ferite. Le mie scelte, le scelte di altri mi feriscono. Mi lascio graffiare e ferire. Perchè questo mi rende viva. Imparo dal sangue a scorrere, riverso nel sangue le mie paure. Sono una donna. Sono il mondo. Sono nulla. Sono tutto.

error: Sorry!! This Content is Protected !!

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Con questo sito acconsenti all’uso dei cookie, necessari per una migliore navigazione. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai su https://www.sound36.com/cookie-policy/

Chiudi