L’ispirazione è un animale strano. Arriva in momenti improbabili (in bagno, sotto la doccia, nel dormiveglia prima del sonno, durante conversazioni e incontri in cui stai dicendo, e facendo, tutt’altro). Devi essere pronto a coglierla, a mollare tutto e fermare su carta quell’immagine, quell’idea, quel segno che ti è balzato in testa.
In questi ultimi giorni sono stata distratta. Questa montagna russa emozionale che è la vita quando molli gli ormeggi mi ha per un attimo allontanata da me.
Quindi mi chiedo e vi chiedo uno sforzo creativo e cognitivo. Costruite il vostro editoriale. Prendete ispirazione da voi stessi, dal mondo che vi circonda, dalle persone che incrociano il vostro cammino. Annusate l’aria, l’odore notturno delle città, quello chiaro dell’erba, riempitevi l’anima dell’odore della pelle delle persone che amate. E assaggiate la vita, mordetela, sentitene il sapore acre, sentitene l’amaro, la paradossale dolcezza sotto i denti e sulla lingua. E scrivetene. Permettete alle parole di uscire, di fluire da voi, senza paletti, senza limitarvi nei vostri usuali confini. Correte il rischio di raccontarvi. Trovate il coraggio di uscire nudi e camminare a testa alta nella pubblica piazza. Lasciate ad altri il giudizio, la paura, il timore, lasciate che guardino e non vedano, lasciate che ascoltino e non sentano. Lasciateli indietro. Correte avanti. Siete il mondo. Il mondo siete voi.
Vi lascio le basi:
. . . . . . , , , , , , à à à à k k k k k h h o i k m h g g f f f f q q w w w w e e e e r r r r t t t t y y y u u u i i i o o o p p p è è è a a a s s s d d d d f f f f g g g g h h h h j j j j k k k k l l l lò ò ò ò ù ù ù ù ù z z z z z c c c c x x x x x v v v v b b b b b n n n n m m m ; ; ; ; ; ; ; : : : : : : : : – – – – – – _ _ _ _ ì ì ì ì ì ! ! ! ! ! ? ? ?
P.S. Oggi, per la prima volta, Quatsch ospita un’ “intervista al contrario”.
Le prime “vittime” di questo delirio mistico e vagamente organizzato sono Naresh Ran e Nicola Manzan. Naresh è mente e anima di quel gioco folle e bellissimo che è Dio Drone, etichetta discografica, mondo a parte e stato mentale.
Nicola è l’uomo che, con Bologna Violenta, ha negli anni narrato gli abissi e l’apocalittico nero della mente umana.
L’ultimo album di Nicola, “La Città del disordine”, uscito a suo nome, è una storia diversa.
Nato dalla collaborazione con il Museo della Psichiatria di Reggio Emilia, e da una geniale intuizione di Georgia Cantoni, Responsabile della Comunicazione dei Musei Civici della stessa Reggio, “La Città del Disordine” è il racconto di otto cartelle cliniche. Otto pazienti dei quali sappiamo il nome e l’iniziale del cognome. Otto persone che le asperità della vita hanno portato in “manicomio”, otto persone segnate da esperienze dolorose e assurde, annegate nel mare magnum e paradossale dei casi della vita. Di queste otto persone Nicola racconta la storia. Senza pietismi, senza il voyeurismo pulp che di solito accompagna racconti del genere, Nicola, accompagnato solo dal suo violino e dalla sua sensibilità, porta l’ascoltatore nei meandri del dolore mentale, nelle camere buie del dolore e della paura, passando attraverso le paradossali mancanze di una legge cieca e di una burocrazia incartata su se stessa.
È un racconto che siamo orgogliosi e fieri di accogliere, per il quale ringraziamo ancora e ancora gli amici dell’Associazione Culturale La Chute i quali, con il loro immenso coraggio e infinita curiosità nei confronti del mondo, hanno permesso che tutto ciò accadesse.
Editoriale di Stefania Pucci
Foto di Copertina di Gabriele Calderone
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https://www.gabrielecalderone.com/
– Libro in Cartolina: La salamandra di Carmine Sorrentino, di Sylvie Freddi – Illustrazione Caroline Freddi
– Primo appuntamento con Le Interviste al Contrario: Nicola Manzan + Naresh Ran @ La Chute en Promenade
– Le Parole del Serpente, illustrazione di Caroline Freddi
– Inno alla papera, di Reddie
– Le scarpe rosse del Duca Bianco, di Sylvie Freddi