Peel slowly and see: The Velvet Underground & Nico, libro scritto da Joe Harvard, noto produttore musicale statunitense (fondatore dei Fort Apaches Studios, che ha lavorato tra gli altri con Dinosaur Jr. e i Pernice Brothers!) ha il bellissimo pregio, non solo di parlare di un album che ha fatto la storia della controcultura senza volerlo “spiegare” a tutti i costi, ma con l’intento di condividere tutto quello che ha sentito emotivamente o trovato da dire sul disco, evitando speculazioni e noiosi pettegolezzi (rintracciabili in altri numerosi libri del genere). L’unica nota “negativa” del libro è che finisce troppo presto, proprio perché non si vorrebbe smettere mai una lettura così piacevole! La casa editrice No Reply ripropone nella sua collana Tracks la traduzione in italiano di questo interessante libro ripreso dalla famosa edizione 33 1/3 della Continuum Books americana, in cui una larga varietà di artisti ci parla del loro Lp favorito tra quelli usciti negli ultimi anni. Quello che spinge Harvard a parlare di questo leggendario album d’esordio della band è dunque solo la passione, soprattutto quando parla del suo incontro con questo tipo di musica tanto inaspettato quanto prezioso non solo per la sua vita quanto per l’influenza che “l’album con la banana” avrebbe avuto sui futuri gruppi musicali. Tutto nell’album parla di sperimentazione: dai testi provocatori nati dal genio di Lou Reed e che per i contenuti (droga, orge, spacciatori, travestiti, marchettari che si affollano sui marciapiedi della metropoli americana) gli valsero la definizione di pioniere del realismo letterario nei testi rock, per passare alle innovazioni strumentali di John Cale e al sottile fascino bohémienne di Nico (Christa Paffgen) per finire con la creatività più sfrenata incarnata da Andy Warhol. Tutto questo rende l’album ancora oggi un capolavoro del rock anche se all’epoca della sua uscita, nel 1967, la carica rivoluzionaria non fu capita e il pubblico e la critica lo rifiutarono senza mezzi termini. Harvard ripercorre la genesi delle 11 canzoni che compongono The Velvet Underground & Nico con storie e aneddoti che vanno dalle premesse artistiche alla cronaca delle registrazioni, dalla sfortunata vicenda legata all’uscita del disco ai rapporti interpersonali tra gli artisti della band, forse non sempre così facili ma che hanno sicuramente stimolato la creatività di ognuno di loro nel miglior modo possibile e soprattutto unico e irripetibile.
Annalisa Nicastro (19.07.09)
The Velvet Underground & Nico
Joe Harvard
No Reply (Collana Tracks)
pp.190, € 12,00