Philip Shaw dedica il contenuto del suo libro ad uno dei grandi personaggi della storia musicale, gli addetti ai lavori e il pubblico di ascoltatori ha da sempre decretato Patti Smith una da amare davvero o da destestare profondamente. L’autore del libro edito dai tipi della Noreply ci racconta Horses “il miglior album d’esordio di tutti i tempi” come lo ha definito NME, un album che uscì nel 1975 e rimase nelle classifiche di Billboard per ben diciassette settimane.
Album tutt’altro che semplice e di facile ascolto se leggiamo con attenzione quello che scrive Shaw, professore di letteratura inglese all’università di Leicester, un mix unico tra garage rock con anticipazioni punk, poesia e tanta provocazione. Gìà dalla copertina di Horses ci accorgiamo del suo potere dissacratorio, con una Patty Smith monocromatica, al di sopra delle convenzioni del tempo, ironica e allo stesso tempo indifferente. L’artista riesce con il suo album a demolire brechtianamente la divisione tra cultura alta e bassa, con quello che lei chiama Rock’n’ Rimbaud che mescola il rock’n’roll visto come veicolo di liberazione mentale e sociale e la parola quella in particolare del simbolismo francese a lei molto caro.
Leggere poesie con un accompagnamento musicale non era nulla di nuovo all’epoca ma l’approccio della Smith è sicuramente diverso: lei arriva al rock utiizzando la poesia e non il contrario come era successo ad altri illustri come Reed, Morrison e Dylan.
L’autore ci racconta la storia di questa poetessa fuorilegge con un cuore rock, a partire dalla sua (problematica) adoloscenza nell’Illinois, ai suoi esordi nella chiesa di St. Mark a New York dove attraverso la Sprechstimme esprime le tematiche che poi svilupperà approfonditamente in Horses, il suo amore per la letteratura, l’arte, la musica e tutte le esperienze e gli incontri che la porteranno piano piano alla trasformazione da poeta a performer rock.
Shaw analizza Horses traccia dopo traccia cercando di mettere in evidenza il fatto che l’album metta alla prova i limiti, “i confini tra sacro e profano, tra maschile e femminile, tra omo ed etero, tra poetico e popolare, tra sé e l’altro, tra i vivi e i morti” come sottolinea lo stesso autore.
Il libro è arricchito dalla graphic novel che racconta il disco per immagini di Valerio Pastore, talento emergente del fumetto italiano.
Patti Smith – Horses
Philip Shaw
Noreply
260pp, Euro 12.00