Nils Frahm – Encores 2

In quasi quindici anni di attività il musicista e compositore tedesco Nils Frahm si è conquistato il cuore di un pubblico internazionale e l’apprezzamento della critica, tanto da essere annoverato tra i migliori talenti della scena neo-classica d’avanguardia. A completamento di “All melody”, album uscito nel 2018, Nils decide di pubblicare, a distanza di tempo l’uno dall’altro, una serie di EP, ( “Encores 1, 2, 3”) che, per sua stessa affermazione, costituiscono delle vere e proprie “isole musicali” autonome e con caratteristiche sonore e stilistiche uniche e peculiari.
Rispetto a “Encore 1”, molto intimo, con la preponderanza di armonium e piano, “Encores 2” dilata gli orizzonti, amplifica gli spazi. Il gusto per la sperimentazione, il desiderio di percorrere strade poco battute, tratti distintivi del musicista, si materializzano perfettamente in questo EP, la cui registrazione è stata effettuata con l’ausilio di una roccia-amplificatore, trovata dall’artista a Mallorca: il piano si fonde con l’elettronica e ne scaturiscono quattro ballate velate di nostalgia, delicatissime e impalpabili.
Dopo l’iniziale “Sweet little lie”, una sorta di ninna nanna rasserenante e armoniosa, si passa a “A walking embrace” e “”Talisman” più malinconiche, in cui è ancora il piano a essere preminente, per finire con “Spells”, della durata di oltre dodici minuti, in cui l’elettronica è decisamente protagonista.
Un disco da ascoltare a occhi chiusi, in grado di svuotare e bonificare la mente; un album i cui caratteri dominanti sono: equilibrio, armonia, ordine, panorami sconfinati.
Ascoltando Encores 2 più che mai appropriata appare la definizione di Hermann Hesse, secondo il quale: “La musica si fonda sull’armonia fra cielo e terra, sulla concordanza fra il torbido e il chiaro”.