Fa un bel effetto introdurre questa artista con il termine indipendente. Spesso si usa questo appellativo come sinonimo di emergente, nuovo e poi cosa rimane di questi aggettivi? Spariscono nel nulla?
Lo strano caso della signora Nada si manifesta con periodicità e senza soluzione di continuità. Da molti anni ormai Nada si muove tra le corde tese e fragili del panorama musicale pop rock italiano raccogliendo sempre attenzione e considerazione. I successi di critica e pubblico sono stati il frutto di un grande lavoro di ricerca musicale e letteraria, che Nada ha messo in azione su di sé e il suo modo di fare musica.
Tali considerazioni sono evidenti ad ogni sua nuova uscita, come nel disco del 2007 Luna in Piena (premiato al MEI come miglior disco indipendente). In questi giorni è stato pubblicato Vamp per l’etichetta Infecta e anticipato nelle radio dal singolo Sirena.
Il concetto di emergente sta proprio nel modo di scrivere canzoni di questa straordinaria artista, l’entusiasmo con il quale si tuffa nel creare, immaginare, raccontare è forte e grande proprio come chi si approccia per la prima volta alla sala di registrazione.
Vamp è stato realizzato da Nada con la preziosa collaborazione di alcuni nomi importanti della nuova scena rock italiana come: Manu Fusaroli (che ha lavorato anche con Teatro degli Orrori, Le Luci della Centrale Elettrica) e componenti di Zen Circus e Ardecore.
Le canzoni che compongono il disco viaggiano su una strada espressiva poco trafficata e poco conosciuta, rompe barriere e cordoli. Tra le parole spesso stralunate si trovano significati politici, sociali, di gioia e amore, filtrati da un gioco musicale fatto di illusioni pop. Nada ci regala un disco di musica nuova, bello, profondo, vivo, molto ispirato.