La musica non conosce né risente del passare del tempo, ma il musicista sì. E di questi tempi, 9 anni sono un lasso di tempo incredibilmente lungo, se si pensa che l’attuale durata media della carriera di un qualsiasi artista è sempre più simile a quella della vita di un coleottero. Nove anni sono quelli che passano tra i due lavori, Cose Dell’Altro Mondo e Mondo Marcio, che Marcio stesso ha assemblato per formare la Special Edition della sua ultima fatica, giunta nell’ultimo quarto del 2012.
Con l’intento di celebrare i suoi dieci anni di carriera, questo repack cerca di allietare la già solida fanbase ma anche di avvicinare a sé nuovi potenziali fan, nonché gli scettici di lungo corso. Il confronto di due album tanto distanti nel tempo sarebbe in teoria pericoloso, con un possibile “effetto shock” (citando il titolo di una bonus track di CDAM) per i poco ferrati in materia, che potrebbero pensare “Ma davanti a chi mi trovo? Quanta differenza!”. Ma il tanto temuto scoramento non si palesa, principalmente per due motivi. Primo, dal 2003 al 2013 Marcio ha tenuto standard qualitativi (ed etici) elevatissimi; secondo, ha avuto il merito non di cambiare ma bensì di evolversi, aggiungendo tasselli e contemporaneamente conservando i propri tratti distintivi che ne fecero un’autentica sensazione su scala nazionale appena dieci anni fa.
Mondo Marcio è stato il primo album del rapper meneghino: da lui ideato e curato nel 2004, a soli diciott’anni, negli studi di Bassi Maestro, ha mostrato sin dal principio l’innata predisposizione di Marcio ad una sincera quanto intensa introspezione, a più riprese dilaniata da insicurezze giovanili e altalenanti vicende familiari e private, illegalità incluse. A nove anni di distanza, colpisce ancora la cura maniacale dei dettagli nelle produzioni, fortemente influenzate dall’estetica statunitense degli anni ’90, e pertanto ricche di linee di chitarre, bassi nonché di melodie di piano e sample vari. Tracce come “Non So Volare”, “Tieni Duro” e “Guarda In Alto” meritano doverose citazioni in tal senso; dotate di carica emozionale ma anche forti di un flow già affinato nonostante la giovane età, sono delle significative istantanee dei primi passi di Mondo Marcio verso ciò che ora è, formalmente ed artisticamente.
CDAM altro non è che lo stadio ultimo – nonché attuale – della sua carriera, ora dedicata anche alla sovrintendenza della propria etichetta indipendente, la Mondo Records. Qui torna in ballo la parola evoluzione. Marcio si è evoluto, o forse, per esser più precisi, si è completato: raccontar di sé e dialogare con l’ascoltatore è ancora la sua carta vincente (“Troppo Lontano” e “Se Solo Fossi Qui” son gemme assolute nel suo pur vastissimo catalogo), ma in CDAM emerge un vigoroso ritorno a ricercate e taglienti punchlines, forse con un nostalgico occhio al suo passato da inarrestabile macchina da freestyle (“Come Me” lo vede letteralmente competere con Danti a suon di genialità in rima). Le stesse produzioni son figlie di un completarsi stando al passo coi tempi.
L’orecchio è sempre teso verso oltreoceano, ma al contempo lo è anche verso la modernità sonora degli states. Ben vengano, assieme alle sempre benvenute produzioni old school, tonanti e sinistri synth e batterie 808, perni dell’odierna, idolatrata trap music.
Cos’è, dunque, Cose Dell’Altro Mondo Marcio? È celebrazione, dono gradito, ma soprattutto un ibrido, tra il reminder per i fan incalliti e l’invito per gli illetterati del caso. Un invito strano, che mostra solo principio e conclusione (che conclusione non è) di una storia. Invito che, conoscendo l’incredibilmente ricca parte centrale della storia, sarebbe bene accettare senza indugi di alcuna sorta.
Patrizio Corda
Mondo Marcio
Cose Dell’Altro Mondo Marcio
Tipo: Album
Label: Mondo Records
Tracce: 36
“Non So Volare”
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=dR-BwIFdZsU[/youtube]
“Troppo Lontano”
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=V63kgawjqnE[/youtube]