Mikado Koko fa l’amore con il pianoforte, preme i tasti con la forza della passione e la carezza della seduzione. Il sedici febbraio di quest’anno viene al mondo il sedicesimo frutto di questo amore poliedrico, puro, profondo. Pianoinacage – Pianoforte in una gabbia – è il titolo dell’album che vibra fra le note di tredici tracce. Quella di Mikado è una storia d’amore tra mani e tasti che tendono ad una musica sempre più bella, sempre più essenziale, sempre più intima.
In questo album, l’artista compone e non compone, suona e non suona, nell’intento di liberare la bellezza ingabbiata fra le corde e il metallo pressofuso dello strumento.
Da qui il titolo dell’opera: il pianoforte è la gabbia dorata dei suoni, sta all’interprete liberarne la natura, è il tocco sui tasti bianchi e neri a far vibrare le corde in un certo modo, è il tempo scelto a scandirne il fluire, è la combinazione di toni e semitoni a darne la contemplazione. Forte è l’influenza del compositore Erik Satie che, da sempre, parla all’anima di Mikado come solo le parole non dette sanno fare.
L’album si scioglie in quattro temi, ciascuno dei quali racchiude un senso armonico comune, tra mistero e sorrisi appena accennati. Lotus Eater, Piano in a Cage, The Garden, Fortuna sono i temi che raccolgono le tradice tracce, ognuna delicata, ognuna vibrante, ognuna venuta al mondo per liberare la bellezza racchiusa nella gabbia di noi stessi.
Mikado Koko – Pianoinacage
Mikado Koko fa l’amore con il pianoforte, preme i tasti con la forza della passione e la carezza della seduzione