Lorenzo Lemme nasce percussionista e dal 2015 al 2017 gira l’Italia con due band: il piriotecnico trio romano Eildentroeilfuorieilbox84 e LeSigarette, con cui pubblica due album. Nel 2020, da un’esigenza viscerale di dar vita alle sue pulsioni cantautoriali, senza abbandonare la batteria, prende forma il progetto Lepre di cui Eremo è il secondo lavoro, dopo l’acclamato Malato di due anni prima.
“Vieni A Prendermi”, prima traccia del disco, è una dichiarazione d’amore al mondo busker, un pop d’autore dove cassa e rullante sono la parte predominante. L’amara ironia di “Acufene” mi riporta alla mente il film Sound Of Metal, specie nel verso che recita: “bum cha bum cha bum cha/cassa rullo charly penso ai cazzi miei e non penso all’acufene”, una pellicola che vedeva come protagonista Ruben, un batterista rock che piano piano andava incontro alla perdita dell’udito, in un’escalation di disperazione tangibile.
“Secondo Me” e “Calcinacci” sono due esempi della bravura che ha l’artista nel divincolarsi tra ispirate esplorazioni sperimentali e la ricercartezza dell’indie. All’opposto “Regole” e “Splendi” sterzano nella direzione cantautoriale, eppure nel tragitto incappano in un “Muro”, imbastito, ad occhio e croce, dai membri di CCCP e Wu Ming Contingent.
L’acustica “Candela” è il preludio alla chiusura del lavoro assegnata a “Limite”, un brano conturbante in cui l’ugola di Lepre si diverte a creare armonie melliflue con la complicità della voce di Carlotta Deiana. Ed è il miglior congedo che potevamo desiderare.
Lepre – Eremo
Da un’esigenza viscerale di dar vita alle sue pulsioni cantautoriali, senza abbandonare la batteria, prende forma il progetto Lepre