Interviste Recensioni

Daria Biancardi

Siamo tutti legati uno all’altro, trovo che questa sia la bellezza della vita

Daria sei la The Voice per eccellenza!! Hai iniziato a cantare all’età di 18 anni facendo parte del gruppo gospel “Palermo Spiritual Ensemble” e lì si era già capito tutto. Non a caso hai aperto il concerto degli Earth Wind and Fire al Teatro Greco di Taormina.
Sì un battesimo molto importante quello del concerto degli Earth Wind and Fire, ero una ragazzina e fino a quel momento la mia musica è sempre stata Whitney Houston, Mariah Carey e Madonna, quindi ero molto sul pop, ma la band Gospel Spiritual Ensemble di Palermo mi “hanno un presa” giovanissima introducendomi in questo mondo meraviglioso che è il gospel, spiritual e soul. Il concerto al Teatro Greco di Taormina comunque è stata un’esperienza incredibile!

Se ben ricordo, guardando indietro, la tua vita non è stato uno spasso. Non a caso hai più volte proposto nei teatri uno spettacolo che da sempre hai sentito “come tuo” RESPECT THE WOMAN, THE QUEEN, THE SOUL OF ARETHA FRANKLIN, dove hai messo qualcosa in più rispetto ad altre esibizioni dal vivo.
Sì la mia vita è stata molto particolare e molto intensa; in pochissimi anni è cambiato tutto; dalla ragazzina incosciente che si trasferisce in America per seguire un sogno e mi sono trovata di fronte all’11 settembre che mi sono vissuto a pieno, poi la gravidanza e quindi la nascita di mia figlia, dover trovare un lavoro smettendo, di conseguenza, di cantare per poi riprendere a lavorare in un ospedale…Tutto ciò è successo in pochissimi anni, per cui quando canto The Queen of Soul tutto ciò che esce dalle mie vene è come fosse venisse fuori spontaneamente, sicuramente la mia vita è stata totalmente differente da quella di Aretha, però sicuramente per brivido e intensità un po’ mi ci accosto.

Nel 2001 arriva l’occasione che forse non aspettavi, il provino all’Apollo Theatre leggendario tempio della black music di Harlem. È stata dura affrontare un impegno cosi grosso dato che fare musica e viverci non è sempre così scontato?
Si è vero ed è stata un’esperienza incredibile, dal punto di vista emotivo non ero pronta abbastanza per poter affrontare un palco così ma, l’ho voluto intensamente affrontando un’audizione e mi hanno preso, ho chiamato i miei genitori che il 31 ottobre del 2001 sono venuti ad ascoltarmi. Era tutto molto “confuso” perché io ero li sul palco ma sapevo che li fuori tanti cuori erano spezzati dagli eventi. Aggiungo anche che il palco dell’Apollo Theatre ha decisamente segnato la mia vita.

Cosa è successo nel frattempo visto che solo nel 2013 la tua vita prende la svolta che tanto desideravi, e direi che ora sei The Voice più che mai!!
 Nel 2002 mi trasferisci di nuovo in Italia e partorisco la mia dolce fanciulla, Eden che ora ha 22 anni, mi metto a lavorare “in maniera normale”, prima come segretaria di azienda e poi in ospedale il tutto sempre a Palermo, e nel frattempo la mia testa mi dice di smettere di cantare, non è più un mio sogno, devo capire che è semplicemente un hobby, ma qualcosa stava cambiando dentro di me, con la mia crescita personale capisco che non potevo rimanere ferma, dovevo rispondere alla mia natura che era quella di cantare! Il mio compagno, Massimiliano e mio padre mi iscrivono a The Voice e da lì nasce tutto, anche questa è stata un’esperienza meravigliosa segnata, devo essere sincera, da alti e bassi, però è stata una parte molto importante della mia vita.

Salire sul palco per te è una missione; tutte le volte che ti vedo si scatenano emozioni senza un confine, la musica che interpreti non è per tutti, tengo a sottolineare che la bravura nel canto è una cosa che si deve conquistare nel tempo. Il tuo sentimento non è solo musicale…
Mah, si, il palco è il mio habitat naturale, quando salgo riesco ad esprimere me stessa, riesco ad avere una comunicazione celebrale con la gente che mi ascolta, è tutto naturale, dentro di me si rigenera e si rinnova quella forza che ho. Il mio mondo, quello del canto, mi porta ad avere un rapporto molto stretto con tutto quello che canto. Riesco a universalizzare la mia vita quando nasce questo scambio con la gente che mi ascolta, io so che realizzo questo scambio perché ognuno di noi ha un suo universo.

Facendo un passo indietro, nel 2019 parteci al “All Together now” interpretando Gloria di Umberto Tozzistravincendo alla grande spazzando via incertezze della vita e pulendo tutte le stanze del tuo cuore.
 Sì è vero. Prendo la decisione di partecipare a questo nuovo talent “All Together now” su Canale 5 e condotto da Michelle Hunzikere. Roberto Cenci mi chiede di cantare questa canzone, che mai e poi mai avrei pensato di doverla cantare in televisione, è stato un salto nel buio, è stato drammatico per me accettare questa proposta, ma alla fine ho imparato tanto comunque, Roberto Cenci mi ha insegnato che se” credi in te stessa puoi superare dei limiti che solo la tua testa ti impone”. Ed è vero che i limiti sono soltanto nella nostra testa, bisogna uscire dalla zona di confort, quello che ti forma e che costruisce la persona che sei. Ora Gloria fa parte del mio repertorio.

 Arrivando così alla super sfida tra i migliori performer delle due edizioni di “All Together now” vincendo la XII edizione di New York Canta. Che effetto ha fatto ritornare in America?
Il 2019 è stato un anno molto particolare, faccio ritorno in America per un festival che si chiama New York canta,festival degli Italo Americani, presentando un brano in italiano, cosa che per me era veramente una cosa incredibile, ed anche qui esco dalla zona di confort, con una canzone bellissima che si chiama Come una danza. E vinco. Rientro poi in Italia con questa vittoria degli Stati Uniti perché io in America ho sempre cantato in inglese, proponendo soul e formandomi nella comunità black! E invece vado a vincere un festival Italo Americano. Fantastico, sono quelle cose che succedono ma che non pensi proprio di di farlo. Rientrata in Italia partecipo “All Together now The best of” con un’esibizione orribile a mio avviso ma a quanto pare ha toccato i cuori delle persone, la canzone era Listen, cantata con un filo di voce perche avevo “una cisti” sulle corde vocali!

 Nel profilo di Instagram si leggono delle parole tue di gratitudine alla vita, nel mentre di sottofondo si può ascoltare e vedere un video straordinario che ti permette di piangere bene! Confesso che mi è successo e te ne sono grato.
Di questa vita posso essere grata e felice per quello che mi ha dato, ci sono tristezze ma anche gioie immense. Siamo tutti diversi ma siamo comunque legati da un filo in questo universo pur vivendo in maniera diversa, ma alla fine sono cose che possono assomigliarsi. Siamo tutti legati uno all’altro, trovo che questa sia la bellezza della vita. Ho una famiglia meravigliosa che si mette in discussione tutti i giorni, una figlia stupenda che ringrazio Dio per questo, e questa voce che “mi coccola” e che mi rende unica, la tengo stretta nel mio cuore, ringrazio tutti i giorni per questo dono! Ognuno di noi porta con sé qualcosa di unico. Si, sono grata alla vita e ringrazio anche te per avermi dato la possibilità di esprimermi in questo modo. Grazie!

Una voce nera macchiata di bianco
Grown il nuovo disco di Daria Biancardi uscito in questi giorni, apre il cuore a tutti, infilatevi le cuffie e viaggiate con lei. Mi sento di dire che Daria ha fatto un lunghissimo passo in avanti mescolando il suo passato non solo artistico, alla sua maturità di una Voiceimbattibile, non solo per quello che sa dare ma per quello che trasmette attraverso il suo stile inconfondibile. Questa volta il disco è perfetto, un vestito nuovo senza bisogno di provarlo, calibrato fin dal primo pezzo The River un urlo sincero verso la sua musa, Aretha Franklin. Daria però non si ferma al solito soul ma va oltre, misurandosi molto bene con la seconda e terza traccia. Due brani melodici dai titoli molto forti: Woman of Strength e Ready to Rick brani che mettono in risalto i valori di Daria, coinvolgente e trascinante come sempre, lei è fatta così e il suo pubblico chiede questo! Anche dal vivo Daria è vera e non nasconde se stessa, ecco perché piace!
I love You More Than You’ll Ever Know si apre con una lunga suite di chitarra blues che ti porta indietro ai tempi solari di Santana, la voce calda e profonda di Daria urla una potente dichiarazione d’amore, una dichiarazione di grande speranza per vita. Vehicle corre veloce, corre per andare sempre verso il percorso migliore, come l’assolo di chitarra di Gianluca Amabili simile a un motore ben collaudato, che ti rassicura. La voce di Daria ritorna prepotente nell’ultimo pezzo, Angel Face, dove la coralità delle voci che fanno da contorno, sono di una rara dolcezza, un brano tra il soul e il gospel con una punta di “urlo evangelico afro americano”.Grown è un disco vero che nella vostra raccolta lo potete mettere tranquillamente tra le voci di Aretha FranklineNona Hendryx ma anche quella di Chaka Khan, senza timore di sbagliare posto.

Piano/Organ/Keyboard: Abramo Riti
Guitar: Gianluca Amabili
Bass: Walter Cerasani
Drums: Lorenzo Poliandri

Backing vocals: Dalila Galati
Simona Burrafato
Livia Paolazzi
Marzia Molinelli
Giulia Tarantino

Photo: Chandra Giudice
Make Up: Glenda Aresu
Hair stylist: Different hair shop

Produzione @caprioniedizioni
Etichetta Halidonmusic
Management Gianfaby Production Mario Fundarotto
Agenzia CeAgency

 

About the author

Alessandro Ettore Corona

Alessandro Corona nasce a Bassano del Grappa (VI) nel ’57. Dopo aver vissuto in varie zone del Veneto, si trasferisce a Bologna negli anni’70, seguendo tutto il movimento artistico di quel periodo; dai fumetti di A. Pazienza e N. Corona, alla musica rock britannica e americana, a quella elettronica di stampo tedesco, al cinema d’avanguardia tedesco e francese, per approdare poi alla scoperta della fotografia internazionale seguendo corsi di approfondimento e di ricerca.

Scatto per non perdere l’attimo.
Esistono delle cose dentro ognuno di noi, che vanno messe a fuoco.
Esistono cose che ci circondano e che non vanno mai perse, attimi che possono cambiare il nostro futuro; ognuno di noi ha un’anima interiore che ci spinge verso quello che più ci piace o ci interessa.
Io uso la macchina fotografica come un prolungamento del mio braccio, la ritengo un contenitore enorme per catturare tutti quei momenti che mi appartengono.
Passato e futuro si uniscono fondendosi insieme e per caratterizzare l’anima degli scatti creo una “sensazione di fatica” nella ricerca dell’immagine mettendo in condizione l’osservatore, di ragionare e scoprire sé stesso dentro l’immagine.
Trovo interessante scattare senza pensare esattamente a quello che faccio; quando scatto il mio cuore muove un’emozione diversa, sento che la mia mente si unisce con estrema facilità al pulsante di scatto della mia macchina, non esito a cercare quel momento, non tardo un solo secondo per scattare senza riflettere.
Il mio mondo fotografico è principalmente in bianco e nero, il colore non lo vedo quasi più, la trasformazione cromatica è immediata.
Non esito: vedo e scatto!
La riflessione per quello scatto, si trova in mezzo tra il vedere e lo scattare senza esitare sul risultato finale, senza perdere tempo in quel momento.
Diventa immediato per me capire se quello che vedo e che intendo scattare può essere perfetto,
non trovo difficile esprimere quello che voglio, la macchina fotografica sono io.
Ogni scatto, ogni momento, ha qualche cosa di magico, so che posso trasmettere una riflessione quindi scatto senza cercare la perfezione estetica perché nella fotografia la foto perfetta non esiste, esiste solo la propria foto.
Works:
Fotografo e grafico: Mantra Informatico (cover CD), Elicoide (cover LP)
Fotografo ufficiale: Star for one day (Facebook). Artisti Loto (Facebook)
Fotografo ufficiale: Bowie Dreams, Immigrant Songs, Roynoir, Le Sciance, Miss Pineda.
Shooting: Federico Poggipollini, Roynoir, Heide Holton, Chiara Mogavedo, Gianni Venturi, Double Power big band, Progetto ELLE, Star for one day, Calicò Vintage.
Radio: Conduttore su LookUp radio di un contenitore artistico, con la presenza di artisti.
Fotografo ufficiale: John Wesley Hardyn (Bo), Reelin’and Rocking’ (Bo), Fantateatro (Bo), Nero Factory (Bo), Valsamoggia Jazz club (Bazzano), Friday Night blues (Bo), Voice club (Bo), Stones (Vignola), il Torrione (Fe), L’officina del gusto (Bo), Anzola jazz, Castelfranco Emilia blues, Bubano blues, Mercatino verde del mondo (Bo), L’Altro Spazio (Bo), Ramona D’Agui, Teatro del Pratello (Bo), P.I.P.P.U Domenico Lannutti, Insegui L’Arte (Badolato CZ), Artedate (Mi), Paratissima Expo (To), Teatro Nuovo e club Giovane Italia(Pr), Teatro Comunale e Dehon (Bo), Teatro delle Passioni (Mo).

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