Recensioni Soundcheck

La Scala Shepard – Bersagli

La Scala Shepard affronta tutte le influenze dell’album con uno stile unico e una personalità potente

Dopo due EP intitolati “Di Passaggio” (agosto 2015) e “Eureka” (novembre 2016), l’Alternative Rock Band romana La Scala Shepard fa uscire “Bersagli”, il primo vero album in studio, prodotto da Igor Pardini. “Potesse Esplodere Questa Città”, scelto anche come singolo per lanciare il disco, è un ibrido potente tra Cantautorato ed Electro Pop.
La successiva “Camera Con Vista”, rafforza il legame tra le due correnti, come se Fiorella Mannoia uscisse a bere qualcosa con I Cani.
“Paranoia” fa emergere maggiormente la parte Elettronica ed ottiene il suo massimo grazie a un ritornello ben costruito, sulle corde di una melodia di facile presa.
“Caduta Libera”, canzone scelta come secondo singolo, è l’esatto opposto ed è fantastico ascoltare come la voce di Alberto Laruccia sia magnificamente sorretta da quella di Claudia Nanni, un incipit che si ripete spesso, ma quando lo fa provoca sempre brividi persistenti.
Dopo “Un Giro Di Giostra” e “Groove 2”, i brani dove il Pop d’autore viene maggiormente schiacciato da chitarre distorte più vicine al Punk, con “Via Dupré” la band si accosta all’Art Rock dei Baustelle, con grazia ed eleganza, rimettendosi, a mio modesto parere, sulla retta via.
In “Bersagli” troviamo davvero tante influenze, nessuna predominante, ma tutte affrontate con uno stile unico e una personalità che è impossibile da arginare.

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Giovanni Panebianco

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