King of The Opera – Pangos Sessions

Quando abbiamo conosciuto per la prima volta la musica di Alberto Mariotti, avevamo da pochissimo iniziato a pubblicare i primi numeri del nostro SOund36. L’energia creativa del suo pseudonimo Samuel Katarro ci colpì immediatamente, con il suo debut album Beach Party (2009) conquistò il nostro cuore. Alberto ha un animo in continuo movimento, così anche la musica che scrive ed interpreta suona molto semplice, essenziale, primitiva, ma sempre in continuo mutamento, folk mutevole. E così i cambiamenti portano Alberto a muoversi verso nuove forme espressive, ad una ricerca del sound che accompagni la canzone perfetta, capace di rispecchiare ciò che lui è.
Pangos Sessions è esattamente questo, il tentativo di festeggiare il 30° compleanno dello stesso Alberto, prendendo in prestito, da gruppi che lui ama, 5 canzoni pubblicate nel 1985, suo anno di nascita, e registrarle con il nuovissimo vestito di King of The Opera, oggi la nuova solo band di Alberto. Idea e risultato sono evidentemente una forza!
Il suono si è fatto molto più rarefatto e sospeso, la strumentazione è sostanzialmente acustica ma con molti effetti che dilatano gli spazi. Un moderno Space Folk costruito ad arte per reinterpretare successi del passato. A questo gioco Alberto ha incluso ovviamente 4 tracce del suo personale repertorio, tutto rivisitato con il suo nuovo spirito.
La voce di Alberto in questi anni è cresciuta tantissimo, fino a diventare uno strumento vero e proprio, le urla dilanianti degli esordi sono diventati profondi sussurri, una versatilità che gli permette di cambiare registro a suo piacimento. Passare dalle atmosfere dark di A Night Like This (The Cure) a quelle blues di Blind Love (Tom Waits), fino alla macabra danza di Dead Valley 69 (Sonic Youth).
Questo Pangos Sessions è un disco veramente forte, completo, curatissimo, registrato per lo più dal vivo.