Joyce Elaine Yuille @ Blue Note

Ciò che mi lega a Joyce Elaine Yuille è una lunga amicizia, sin da quando, nel febbraio 2012, l’ho ascoltata per la prima volta sul palco del Blue Note Milano. Negli anni successivi, ho avuto il piacere di poter assistere a numerosi concerti nell’ambito della rassegna “Jazz & Racquet”, di cui Joyce è stata direttore artistico.
Aver avuto la sua immagine sulla locandina della mia prima mostra fotografica personale è stato il privilegio più grande, così come averla al mio fianco sul palco il giorno dell’inaugurazione della mostra stessa. Da allora, ho colto numerose occasioni per poterla apprezzare con le sue diverse formazioni, fra le quali il gruppo di talento dei Jazz Inc. e il gruppo gospel dei Gospel TimeS.
Ogni volta è un enorme piacere ascoltare la sua voce calda e profonda, ma anche sorridere per la simpatia con la quale è in grado di intrattenere il pubblico, coinvolgendolo in improvvisazioni musicali.
Così è stato anche in questo nuovo concerto al Blue Note Milano, dove è stata accompagnata dal trio del bravissimo batterista Elio Coppola e dal sax tenore del veterano Jerry Weldon.
Joyce ha interpretato brani jazz e ballads che hanno incantato il pubblico, con conferme per chi già la conosceva e la apprezza, e con entusiasmo per coloro che hanno assistito per la prima volta alla sua performance.
Con la canzone “Never will I marry” ha omaggiato l’icona statunitense del jazz, Nancy Wilson, mentre con “You’d Be So Nice To Come Home To” di Cole Porter ha ripreso uno standard jazz del compositore statunitense, a cui Joyce ha intitolato anche il suo ultimo album “The Soul of Porter”.
Il sax di Jerry Weldon ha contribuito ad impreziosire i brani con degli assoli di gran classe, mentre Elio Coppola ha saputo alternare sapientemente il tocco delicato sulla batteria con l’espressione potente del rullante e dei piatti. Le dolci note del pianoforte di Antonio Claps hanno duettato con il gradevole suono profondo del contrabbasso di Antonio Napolitano.
E infine lei, Joyce Elaine Yuille, con la sua voce calda, potente ed avvolgente, che ha saputo portare sul palco classe ed eleganza, unite ad una dinamicità ed una solarità, che la rendono una indiscussa regina del jazz & soul.
Grazie al Blue Note Milano per la disponibilità e l’accoglienza.