Il cantautore statunitense, Jesse Malin, ritorna proprio in questi giorni sul mercato discografico con il disco Outsiders, l’ottavo della serie. Una lunga serie che lo ha sempre visto distinguersi per la sua capacità di saper raccontare con semplicità ciò che accade. Lo spirito libero e onesto di Jesse in questo nuovo episodio si manifesta in tutta la sua potenza.
Rinchiusosi insieme alla sua band in uno studio di legno in Pennsylvania, lontani da telefoni, tv, internet, proprio per evitare interferenze, Malin ha suonato e registrato le 11 tracce contenute in Outsiders. Un progetto questo nato proprio per enfatizzare lo studio dei singoli passaggi musicali, il potere comunicativo dei suoi testi. Un disco questo che racconta il momento, l’istante che viviamo, che parla di quelle persone che riescono a stare fuori da sporchi imbrogli morali, che continuano a credere in migliori possibilità.
Un disco viscerale, forse il più crudo di tutti i precedenti, dove l’autore si mette a nudo davanti ai tanti strumenti utilizzati, tante sono le chitarre, ci sono fiati, tastiere, batterie… Insomma un disco corale ed importante che porta Jesse Malin a confrontarsi con il mondo del Rock. Chi conosce bene Malin sa già che la sua musica è difficile da rinchiudere in semplici definizioni, infatti in Outsiders si gioca anche con rumorose sperimentazioni notturne, assoli di chitarra tirata al massimo proprio da un maestro del genere J. Mascis, dilatate e romantiche ballate. Tra le canzoni troviamo anche una dolcissima cover dei The Clash dal titolo Stay Free, pezzo al quale Jesse è molto legato e che viene qui interpretato in modo impeccabile ed unico, un pezzo di bellezza rara.
Cari ascoltatori godetevi il disco fino in fondo, con pazienza e tempo, ci sono perle sparse per tutto il lavoro!
Jesse Malin – Outsiders
Un disco questo che racconta il momento, l’istante che viviamo