Pop Corn

Il Meglio del 2024 per Ale Ceci

Scritto da Alessandro Ceci

Più che una classifica, un recap 2024 dei dischi che più hanno girato sui miei dispositivi, quelli insomma che mi hanno accompagnato per più tempo e con più ascolti. Album che secondo me hanno meritato e meritano comunque di salire alla ribalta e che, se dovessero esservi scappati, dovreste subito recuperare, usando proprio questo articolo come piccola guida. Siete pronti al check?

BILL RYDER-JONES (UK)
LECHYD DA
PUBBLICAZIONE: 12 GENNAIO

“Lechyd Da” è una piccola perla “artigianale” di cui il chitarrista Bill Ryder-Jones è autore, musicista e produttore. Dopo l’abbandono dei Coral, Bill, al suo settimo album solista, è approdato ad un genere chamber-pop atmosferico ed elegante, a volte intimo e malinconico ma comunque coinvolgente nell’ascolto, le cui tredici tracce scorrono via senza lasciar spazio a ripensamenti.

FRIKO (USA)
WHERE WE’VE BEEN, WHERE WE GO FROM HERE
PUBBLICAZIONE: 23 FEBBRAIO

Tra richiami noise (fatti da chitarre distorte e stridenti e da una voce vibrante) e la delicatezza di pianoforti ed archi, il disco, che strizza l’occhio con melodie un po’ retro, è un album indie-emo-rock perfettamente riuscito ed arrangiato egregiamente. Il duo di Chicago realizza all’esordio un album un po’ anti-moderno ma di grande impatto musicale.

LAST DINNER PARTY (UK)
PRELUDE TO EXTASY
PUBBLICAZIONE: 2 FEBBRAIO

Il quintetto londinese, tutto al femminile, porta come proprio esordio un album rock caratterizzato da una vocazione orchestrale e un po’ barocca. Estetica glam e tanta qualità sia musicale che di contenuto, con temi impegnati sull’odierna condizione femminile. A tratti ostenta un po’ troppa “levigatura” pop ma resta un album di canzoni bellissime da cantare a squarcia gola ai loro concerti.

POST NEBBIA (ITA)
PISTA NERA
PUBBLICAZIONE: 22 NOVEMBRE

Sperimentazione ed orizzonti quasi onirici per il quarto album della band padovana che si rilancia come sorpresa della scena alternative italiana. Ironico e graffiante “pista Nera” è una ripida discesa in un nuovo panorama dell’avanguardia sonora della musica italiana

HEALEES (USA – UK – FRA)
COIN DE L’OEIL
PUBBLICAZIONE: 11 OTTOBRE

Un piccolo gioiello musicale il lavoro del quartetto “multinazionale”, formatosi a Parigi, degli Healees. Riduttivo definirlo un album shoegaze, come da più parti scritto, Coin de l’oeil è un album  che scorre via tutto d’un fiato tra melodie eleganti e suadenti che non passano inosservate, anche da parte di chi è più attento alla qualità.

About the author

Alessandro Ceci

Nato nell'Oltrepò pavese, a Voghera, il 28 giugno 1977. Origini parmigiane. Nella vita educatore e conduttore di gruppo. Qui per conciliare la passione per la fotografia e per il rock. Tifoso della Juventus e amante dei gatti.

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