Più che una classifica, un recap 2024 dei dischi che più hanno girato sui miei dispositivi, quelli insomma che mi hanno accompagnato per più tempo e con più ascolti. Album che secondo me hanno meritato e meritano comunque di salire alla ribalta e che, se dovessero esservi scappati, dovreste subito recuperare, usando proprio questo articolo come piccola guida. Siete pronti al check?
BILL RYDER-JONES (UK)
LECHYD DA
PUBBLICAZIONE: 12 GENNAIO
“Lechyd Da” è una piccola perla “artigianale” di cui il chitarrista Bill Ryder-Jones è autore, musicista e produttore. Dopo l’abbandono dei Coral, Bill, al suo settimo album solista, è approdato ad un genere chamber-pop atmosferico ed elegante, a volte intimo e malinconico ma comunque coinvolgente nell’ascolto, le cui tredici tracce scorrono via senza lasciar spazio a ripensamenti.
FRIKO (USA)
WHERE WE’VE BEEN, WHERE WE GO FROM HERE
PUBBLICAZIONE: 23 FEBBRAIO
Tra richiami noise (fatti da chitarre distorte e stridenti e da una voce vibrante) e la delicatezza di pianoforti ed archi, il disco, che strizza l’occhio con melodie un po’ retro, è un album indie-emo-rock perfettamente riuscito ed arrangiato egregiamente. Il duo di Chicago realizza all’esordio un album un po’ anti-moderno ma di grande impatto musicale.
LAST DINNER PARTY (UK)
PRELUDE TO EXTASY
PUBBLICAZIONE: 2 FEBBRAIO
Il quintetto londinese, tutto al femminile, porta come proprio esordio un album rock caratterizzato da una vocazione orchestrale e un po’ barocca. Estetica glam e tanta qualità sia musicale che di contenuto, con temi impegnati sull’odierna condizione femminile. A tratti ostenta un po’ troppa “levigatura” pop ma resta un album di canzoni bellissime da cantare a squarcia gola ai loro concerti.
POST NEBBIA (ITA)
PISTA NERA
PUBBLICAZIONE: 22 NOVEMBRE
Sperimentazione ed orizzonti quasi onirici per il quarto album della band padovana che si rilancia come sorpresa della scena alternative italiana. Ironico e graffiante “pista Nera” è una ripida discesa in un nuovo panorama dell’avanguardia sonora della musica italiana
HEALEES (USA – UK – FRA)
COIN DE L’OEIL
PUBBLICAZIONE: 11 OTTOBRE
Un piccolo gioiello musicale il lavoro del quartetto “multinazionale”, formatosi a Parigi, degli Healees. Riduttivo definirlo un album shoegaze, come da più parti scritto, Coin de l’oeil è un album che scorre via tutto d’un fiato tra melodie eleganti e suadenti che non passano inosservate, anche da parte di chi è più attento alla qualità.