La band di cui vi stiamo per raccontare ha una particolarità non indifferente, è genuina ed originale pur non suonando canzoni proprie. Un gruppo che nella sua storia ha suonato e pubblicato per la maggior parte cover, musica non propria ma in una veste molto personale.
La leggenda narra che circa 15 anni fa in un paesino sperduto e dimenticato da Dio, nell’Est del Tennessee, una macchina forestiera abbia introdotto casualmente l’Hard Rock degli AC/DC a 4 ragazzi dediti al suono del Country e del Bluegrass. Dopo lunghi e approfonditi ascolti della musica del diavolo, è nato il progetto Hayseed Dixie, una band che ha riscritto, ri-arrangiato, pezzi importanti della musica rock degli anni ’70 – ’80, portando a termine un’imponente opera che merita di essere tutta raccolta. 15 dischi, 500.000 copie vendute in tutto il Mondo, più di 1000 concerti in 31 Paesi diversi.
Nella primavera del 2014 gli Hayseed Dixie erano in tour in Germania, la radio mandava continuamente la canzone Eye Of The Tiger, da lì l’idea per un nuovo sorprendente disco di cover. Il titolo è Hair Down To My Grass, da poco in vendita, raccoglie titoli di grande popolarità in ambito rock, ma non solo, canzoni come The Final Countdown che hanno un forte impatto pop, dei super classici insomma. Come tali però non è assolutamente facile confrontarcisi, ma gli Hayseed Dixie accettano la sfida, imbracciano banjo, chitarra, violino, microfoni e via giù per i campi a suonare. L’attacco del disco spetta a Don’t Stop Believin’, un titolo che fa palpitare i cuori e che nella versione Bluegrass non perde assolutamente il suo impatto melodico, anzi ne acquista un fascino tutto nuovo. Altra piccola perla è Summer of 69 di B. Adams che sembra mostrare una particolare naturalezza in questi nuovi panni.
Bella, bella e divertente è Dude Looks Like a Lady, canzone che sicuramente farà ballare tutti nella sua versione live. Hair Down To My Grass degli Hayseed Dixie ci dice che la storia del Rockgrass non è finita e che ha ancora molto da dire.
Claudio Donatelli