Harry Styles: il ragazzino della Boy Band è diventato grande

E’ uno dei ragazzi d’oro della nuova brit music, sempre in vetta alle classifiche discografiche, milioni di streaming per ogni nuova canzone, idolo sui social, copertine e poster sui magazine, vincitore di Grammy, delirio a ogni sua nuova apparizione con i look stravaganti creati per lui da Alessandro Michele, il direttore creativo di Gucci.
Harry Styles, che già nel 2021 con Fine Line aveva vinto i più importanti riconoscimenti, da Best International Artist a International Album of the Year a Favorite Pop/Rock Album, adesso, con il suo il suo attesissimo terzo album appena uscito, è tornato a sbaragliare i suoi precedenti record.
Harry’s House è l’album più venduto nella settimana di debutto negli Stati Uniti, è entrato direttamente al n°1 di iTunes Italia, Regno Unito, Stati Uniti e altri 80 Paesi, e ha già totalizzato oltre 3 milioni di video su TikTok. E il cammino è appena cominciato, mentre nelle radio impazza il primo singolo As It Was, e nei prossimi mesi sono previsti numeri da capogiro.
Fin da ragazzo Harry aveva dimostrato una grande passione per la musica, quando faceva parte di un gruppo chiamato White Eskimo che si esibiva nel Worcestershire, la contea dove è nato nel 1994. Confidava di essere influenzato da Elvis Presley e da Chris Martin, ma voleva guardare lontano…
Nel 2010, appena sedicenne, partecipa come solista alle audizioni di X Factor, e la geniale intuizione di qualcuno lo inserisce in un nuovo gruppo di quattro ragazzi già pronti per la gara. Nascono così gli One Direction, la boy band più acclamata e celebrata del nuovo millennio: si classificano al terzo posto ma, già con l’album d’esordio Up All Night, eccoli dominare le classifiche di tutto mondo.
Una fama planetaria che allarga le esperienze del giovane Harry e le sue ispirazioni musicali: cambiano i suoi idoli di riferimento, che diventano i Beatles, i Rolling Stones, i Punk Floyd, i Queen, e scrive canzoni per John Legend, Ariana Grande e Michael Bublé. Quando debutta come solista con il brano Don’t Let Me Go, il suo stile è descritto come una “vibrazione soft rock intimamente emotiva degli Anni 2000”, quasi a indicare già gli elementi del suo successo, e lo definisce subito come uno degli artisti più interessanti e sorprendenti degli ultimi anni, capace di conquistare pubblico e critica grazie al suo straordinario carisma e alla sua sensibilità artistica.
La sua musica, mescolando soft rock, pop, folk e britpop, ha la formula vincente per arrivare al cuore del pubblico, che non è più soltanto quello delle ragazzine isteriche al seguito degli One Direction, ma anche platee più mature che sanno capire i valori di un artista. Un pubblico che apprezza e condivide anche il suo impegno nelle cause e nei movimenti sociali: sostenitore dell’uguaglianza di genere e della comunità LGBT, a cui ha cui ha devoluto anche molti fondi, sventola spesso la bandiera arcobaleno sul palco dei suoi concerti, e si batte fieramente per il controllo delle armi negli Stati Uniti.
E anche il cinema si è accorto di lui: il regista di culto Christopher Nolan lo ha voluto nel cast di Dunkirk, assicurando di averlo scelto per il suo potenziale e le sue capacità interpretative, e non per la popolarità. Infatti ha ottenuto la parte dopo aver sostenuto un’audizione tra centinaia di candidati.
E sono in uscita altri due film, Don’t worry darling e My Policeman.
Insomma, il ragazzino dell’antica contea inglese è diventato cittadino del mondo, e vuole impegnarsi perché la sua voce non sia solo quella della musica, ma anche della difesa dei valori e dei diritti degli uomini di tutto il mondo.