Recensioni

Harry Styles – Harry’s House

Scritto da Marco Restelli

Il 2022 è l’anno del nuovo Re Inglese Harry Styles

Harry Styles è ormai un punto di riferimento del pop mondiale. Non era facile uscire da una boyband come gli One Direction e ritagliarsi un ruolo di rilievo, ma soprattutto convincere la critica ed il pubblico che la sua carriera potesse avere un futuro all’insegna della credibilità artistica. Personalmente, sono fra quelli che ci ha sempre creduto, perché sin dall’album omonimo d’esordio nel 2017 ha puntato a distinguersi dalla musica mainstream che piace maggiormente ai giovani.
Niente trap, niente rap né R&B in stile americano. Il suo riferimento è la musica del secolo scorso e nei suoi pezzi gli strumenti tradizionali come pianoforte, chitarra o fiati sono praticamente sempre presenti. In qualche modo quindi ha rischiato, ma i numeri dicono che ha fatto bingo.
Dopo essere stato in classifica americana per due anni consecutivi (traguardo sempre difficile per un inglese) con Fine Line del 2019 è stato bloccato dalla pandemia e si è subito messo a lavoro per incidere un nuovo album, uscito a sorpresa a maggio di quest’anno. Il sound è tipicamente anni 80, ma l’elettronica non è così dominante.
Dei 13 pezzi che fanno parte della tracklist più della metà ha le potenzialità per essere un nuovo singolo. Il primo è stato As it was, pubblicato a marzo per lanciare Harry’s House ed ha letteralmente spopolato in ogni chart del pianeta. Un brano praticamente perfetto, dal ritmo avvincente ed accompagnato da un video molto suggestivo e che attualmente su Spotify ha già superato il mezzo miliardo di streaming, non un giochino da ragazzi insomma.
Ci sono pezzi che ti afferrano con le loro melodie e sonorità avvolgenti. Daylight ad esempio è un gioiellino di rara bellezza, ma lo stesso potrebbe serenamente dirsi di Cinema, Satellite e Little freak. In due episodi, Matilda e Boyfriends il ritmo rallenta e il sound diventa acustico, essenziale, il che va a tutto vantaggio della splendida voce di cui Harry è dotato e che domina in tal modo la scena.
Late night talking, danzereccia al punto giusto, è una hit annunciata e seguirà il percorso dorato di Watermelon sugar e Golden del precedente album. Anche il finale, coi tastieroni vintage di Love of my life è senza dubbio originale e degno di nota.
Tirando le somme, così come il 2021 era stato dominato da Adele, il 2022 è l’anno del nuovo Re Inglese, che ha definitivamente tolto la scettro a un ormai spento Robbie Williams. Lunga vita al Re.

About the author

Marco Restelli

Originario di Latina, ma trapiantato ormai stabilmente a Bruxelles. Collaboro con diversi siti musicali. Collezionista di dischi dai primi anni '80, ascolto praticamente ogni tipo di musica, distinguendo solo quella che mi emoziona da tutto il resto.
In progetto: l'attività di promoter di eventi live di artisti emergenti nel Benelux. Sono orgogliosamente cattolico, ma ritengo che la tolleranza sia alla base delle relazioni umane. Se dovessi salvare un solo disco, fra i miei 3500, sceglierei "Older" di George Michael. La mia più grande passione, oltre alla musica: la mia famiglia e i miei tre bambini.

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