Un viaggio dentro il mese più assurdo e prolifico del 2014
Abbiamo aspettato, sbuffato per i perenni rinvii, messo in replay sporadici singoli e featuring per giorni e giorni, spulciato tracklist e cover art in attesa dell’uscita dei progetti dei nostri artisti d’oltreoceano preferiti. Avevamo quasi perso la speranza. E poi, all’improvviso, è arrivato Ottobre, e un’orda di progetti si è abbattuta su di noi, rendendoci incapaci di intendere e di voler scegliere tra le miriadi di mixtape e album usciti, con il picco raggiunto ad Halloween, dove la mole di uscite ha toccato vette quasi insensate. Ce n’è davvero per tutti, nessuno escluso… come se non sapessimo già che l’esagerazione è nel DNA (anche musicale) di questa fantastica nazione che ha dato i natali all’hip-hop.
21/10 – T.I., Paperwork: The Motion Picture (Hustle Gang)
Da un mostro sacro di Atlanta a un altro. Il T.I. post-incarcerazione è senz’altro più responsabile, più accorto, più dedito agli affari e alla sua stabilità. Tuttavia, qualcosa sembra essere svanito sul piano della verve musicale. Paperwork è un album ambizioso, buono nel complesso, ma sono alcune scelte stilistiche a lasciare perplessi. Pharrell è un produttore eccelso, e il suo curriculum parla da solo; ma affidargli gran parte delle produzioni non sembra esser stata la scelta migliore. La sua ricercatezza è lodevole, ma non tira fuori il meglio da Tip, quell’aggressività che ha fatto di Trap Muzik, King e Paper Trail dei classici intramontabili. Nomi come Jeezy, Usher, Chris Brown, Young Thug e Iggy Azalea passano in rassegna lungo l’album, ma non compensano la complessiva carenza d’energia (forse voluta) del progetto, lasciando con l’amaro in bocca. Ultima perplessità circa il singolo “No Mediocre”: PERCHE’???
21/10 – Dej Loaf, Sell Sole (IBGM)
La nuova sensazione di Detroit non s’è tirata indietro in questo Ottobre tumultuoso, pubblicando il suo tape Sell Sole, cavalcando l’onda del successo ottenuto col suo accattivante e suadente singolo “Try Me”. L’omonimo remix, con Remy Ma e Ty Dolla $ign, vanta nuovo vigore e melodia grazie ai due featuring, che in verità non sono i soli del progetto.
“Blood” si fregia della presenza di nientemeno che Birdman e del suo nuovo protetto, l’ascendente stella di Atlanta Young Thug. Il trio suona accattivante dal principio, e infatti il risultato non delude per originalità e stravaganza. Ma la ragazza, che è addirittura finita sul disco Shady XV di Eminem, convince lungo tutto il tape, alternando orecchiabilità a convincenti prestazioni al microfono. E sembra solo l’inizio
Patrizio Corda