Nel 2015 uscirà il loro secondo lavoro, per il momento abbiamo fatto due chiacchiere con A Rainy Day In Bergen per farci dare qualche anticipazione sul prossimo album!
Com’è dalla vostra ottica una giornata piovosa a Bergen?
Sia per l’immaginario comune che per quanto ci ha portati a scegliere questo nome nel 2012 in base al sound del nostro primo album, una giornata di pioggia a Bergen è una occasione di vivere una esperienza a stretto contatto con se stessi in una atmosfera magica lontana dall’usuale ma tuttavia perfettamente attesa nella sua realtà . Ma la nostra attuale ottica è rappresentata da un flusso continuo di stimoli e percepibile energia che si incanalano in maniera positiva e costruttiva per rinnovarsi e crescere.
A distanza di due anni dall’acclamato debut album gli ARDIB stanno per tornare nel 2015 con il secondo lavoro. Sarà più rock ed elettronico del precedente?
E’ esattamente l’interpretazione nuova di cui parlavamo del rainy day a Bergen. La pioggia può essere una manifestazione di questa energia che crea, in maniera audace ed interessante, un ritmo sincopato fatto di un mix di suoni delicati, suadenti e suoni forti,roboanti. Dunque il sound di atmosfera si sbilancia verso l’elettronica, ma sempre con scheletro evidentemente “suonato”, e l’approccio rock.
Che figura emerge in questo nuovo album della vostra amata italia?
Il singolo di anticipazione “Bel Canto” descrive una terra in cui pare essere rimasta solo l’eco di quello che fu, una terra da cui forte e poderoso, scaturisce il canto di una sirena, o di un tenore che prima di cedere innalza la sua voce al cielo, dichiarando “Beh, Bel-Canto ecco quello che rimane”
Che messaggio volete lanciare ai vostri ascoltatori?
Crediamo e siamo fieri di affermare che il progetto, ha raggiunto un miglior grado di maturità : nel sound, nella solidità degli arrangiamenti, nel linguaggio e nella tematica dei messaggi veicolati attraverso la melodia vocale. Gli A.r.d.i.B. escono dal sacco, si espongono, si divertono.
Come anticipazione dell’album ci saranno due videoclip estratti, quando usciranno?
Inizio dicembre per “Bel Canto” anticipato di circa un mese da “Far From The Sun”, brano frutto della collaborazione con il progetto “The Age of the Universe”, destinato al mercato americano, occasione inedita di ascoltare un brano in cui le chitarre convivono con il nostro sound “guitar-free”.
Il vostro sound è sempre stato molto particolare, come mai la scelta di non avere il suono della chitarra?
All’occasione di provarci non ci siamo tirati indietro. Lo stimolo è ricercare una propria strada non percorrere quelle battute in passato e oggigiorno addirittura trafficate e consumate. Siamo partiti in controtendenza e sono anni che viaggiamo in questa direzione. Questo è il bello, non ci stancheremo mai di dirlo.
Annalisa Nicastro
The Age Of The Universe
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