Con l’apertura alla tecnologia, la musica ha approcciato nuovi processi creativi, i quali hanno inevitabilmente portato alla nascita di ibridi musicali, con risultati a volte esaltanti e a volte quantomeno grotteschi. L’hip-hop non poteva sottrarsi a questa tendenza, in quanto geneticamente portato ad essere un melting pot (etnico, sociale e creativo). Così rapper e beatmaker hanno unito le forze con dj e producer EDM (Electronic Dance Music), Dubstep e Trapstep, mischiando le carte in tavola trascinati da curiosità e ancestrale bisogno evolutivo.
Ecco dieci esempi – ben riusciti, per fortuna – di quel che queste collisioni a fari spenti possono generare.
Migos, Y.R.N. (The Remixes) (2013)
I sempre più frequenti progetti hip-hop/EDM hanno portato la nota piattaforma di Livemixtapes a creare la sezione Club, dedita ad ospitare qualsiasi progetto che abbracci l’elettronica e tutte le possibili variazioni sul tema. Lo stesso sito commissiona, saltuariamente, dei mini-pacchetti con remix dei mixtape che hanno riscosso particolare successo. Il trio di Atlanta dei Migos, attualmente, è sulla cresta dell’onda grazie al recente mixtape Y.R.N. che ha conquistato critica e, a quanto pare, pure Drake (ah, l’importanza degli endorsement). Questo breve tape conta 9 tracce, concentrate sulle loro maggiori hit, “Bando”, “Versace” e “Hannah Montana”.
Y.R.N. (The Remixes):
K.E. On The Track, The Art Of Trap (2013)
La EDM ha, in verità, conquistato un po’ tutti, produttori hip-hop compresi. Tra tutti, quello che vi si è cimentato con più focus – e soprattutto coi migliori risultati – è K.E., produttore che ha rimpinguato e graziato le recenti uscite di gente come Future, DJ Khaled, T.I., Chief Keef e altri con le proprie strumentali dure ma al contempo ricercate nelle melodie.
The Art Of Trap è il suo miglior progetto EDM, cadenzato ma abbastanza ricco di influenze bass e trapstep per conquistare nella brevità delle sue 7 tracce, grazie anche alle strofe degli ospiti Pac Man, TK e soprattutto Juicy J, autentica istituzione del rap da strip club.
The Art Of Trap:
Patrizio Corda