Articolo di Tiziano Tizzo Papavero
Foto di Yamilè Barcelò
Io e Fernando Rosa ci conosciamo da vecchia data. Lo incontrai per la prima volta 4/5 anni fa sul grande colloso Instagram e ne rimasi stupito. Non è stato solo il look affascinante, in tutto e per tutto in perfetto stile anni 70 a colpirmi, oppure i suoi folti capelli afro cotonati, gli stivali texani o la camicia con il collo a punta di lancia (che ahimè cerco disperato da anni, tipo quella che usava John Travolta in La febbre del sabato sera), ma bensì il suo carisma e la sua maestria a suonare il basso.
“Ciao, sono Fernando Rosa, bassista e appassionato di musica funky e dello stile vecchia scuola.” È cosi che si presenta ai suoi fan, cresciuti notevolmente dopo che i suoi video con il basso sono diventati virali (video amatoriali ripresi dalla moglie). Notato anche dal grandissimo Lenny Kravitz che lo ha invitato recentemente a far parte della sua band. Memorabile la sua esibizione all’iHeartRadio Music Festival 2023 a Las Vegas. Il video live di “It Ain’t Over ‘Til It’s Over” lo trovate ovviamente su youtube con stavolta un Rosa dalla folta barba e capelli raccolti.
Ora ha lanciato il progetto ALIVE, salendo sui palchi dal vivo insieme a noti musicisti della scena internazionale in un tour europeo tutto esaurito. Al suo fianco sul palco ci sono David Palmer, batterista della band di Rod Stewart dal 1990 che ha suonato su dischi di artisti come Sting, Al Green e Pet Shop Boys; e Magoo, cantante/tastierista orientato al funk che ha lavorato con artisti del calibro di D Train e Howard Johnson.
Fernando Rosa è uno dei più grandi bassisti dell’attuale scena musicale mondiale. Nella sua militanza nella band di Lenny Kravitz, il suo groove unico e la sua estetica autentica lo hanno fatto risaltare come artista. È il primo musicista brasiliano ad entrare nel roster di artisti di Ernie Ball Music Man, unendosi a virtuosi come Eric Clapton, Jimmy Page e Paul McCartney. Eppure è una persona umilissima e il sorriso sempre a portata di tutti ci riconfermano alcuni stereotipi sul fatto che l’essere latinoamericani è sinonimo di essere solari. Ebbene sì, la sua gioia contagiosa viene subito nebulizzata nell’aria e tutti all’interno del locale diventano subito allegri e gioiosi!
Una cornice perfetta quella del Blue Note, prestigioso locale jazz/blues conosciuto in tutto il mondo. Siamo al secondo spettacolo della serata e non nascondo qualche perplessità sull’orario perché si sa in questi casi è sempre meglio la prima e poi anche perché ho visto di sfuggita uscire furtivo con il basso già imballato il mitico Saturnino, da sempre il bassista di Jovanotti e per antonomasia uno dei bassisti più rinomati dalla scena musicale italiana. Abbiamo scoperto infatti che è stato ospite nel primo set.
Ad aprire la sala da ballo Brick House dei Commodores ed è già subito feeling, il pubblico seduto ai tavoli comincia a muovere le gambe. A susseguirsi I Wish di Steve Wonder e c’è chi si alza in piedi, Square Biz di Teena Marie, ma poi arriva I’m Coming Out di Diana Ross e ballano tutti, anche chi consuma qualche buona pietanza. Nottiamo con rammarico che non ci è toccata la stessa sorte del pubblico precedente: Le due canzoni inedite, composte dallo stesso Rosa e Magoo Summer Lover e Got To Give non vengono eseguite. Lo sappiamo con certezza perché la scaletta è la prima cosa che abbiamo sbirciato nell’attesa.
Sono tutti incandescenti dallo spettacolo e dal coinvolgimento di Rosa, che continua a correre sul palco e suonare il basso a colpi d’anca. Nessuno vuol restare al proprio posto, it is time to dance…
Ed è con la iconica Fly Away di Lenny Kravitz che ci saluta calorosamente, con la promessa che sarebbe tornato in stage per qualche autografo e selfie con i fan; lo si sa Fernando Rosa ha una passione sfrenata per i social e noi lo adoriamo per la sua extravaganza e la sua destrezza con lo strumento a me più caro.