A parte la bravura di Fabrizio Paterlini (ormai indiscutibile a mio avviso), quello che mi colpisce di piu’ è la sua voglia di mettersi continuamente in discussione. Ha da poco licenziato il suo nono album “Secret Book” che segue la nuova direzione artistica intrapresa da Paterlini e mostrata già in “Live in Bratislava”, che spazia dalla neo-classica all’elettronica.
Paterlini sceglie ancora una volta una strada meno “sicura” in favore della sperimentazione. Prima scrive per piano ed archi e poi arricchisce il tessuto sonoro con sintetizzatori ed effetti. Mellotron, moog bass, drum muchine sono suonati tutti in tempo reale, senza loop, l’effetto che se ne ricava dà luogo all’originalità stessa di Paterlini che ci trasporta in un mondo nostalgico pieno di emozioni.
Anche in questo album lo stesso Paterlini ha fatto una selezione di sue musiche composte negli ultimi due anni e le ha fatte rinascere alla luce della sua sperimentazione.
In ognuno di noi c’è un libro segreto che la musica di Paterlini riesce ad aprire e sfogliare con le sue note in crescendo e in diminuendo. Con il suo tocco magico riesce a creare tanta poesia, già a partire dalla prima traccia Movie Theme per proseguire poi in tutti i brani successivi. Viola, violino e violoncello si fondono alla perfezione con il piano e gli effetti elettronici e riescono a portarci dentro noi stessi e le nostre emozioni piu’ profonde.
Ottimo lavoro questo Secret Book, che fra le altre cose è la prima release di Memory Recordings, l’etichetta fondata dallo stesso Paterlini per dare voce al movimento neo-classico italiano e che a quanto sembra può essere messo sullo stesso piano di artisti internazionali come Olafur Arnalds, Nils Fraham, Dustin O’Halloran e molti altri.
Fabrizio Paterlini – Secret Book
In ognuno di noi c’è un libro segreto che la musica di Paterlini riesce ad aprire e sfogliare