Sound&Vision

Enrico Carso @ Teatro Rasi (Ra)

“Progetto Emozione”. L’amore raccontato da Enrico Carso

Parlare e raccontare di Enrico Carso non è scontato e non è facile perché bisogna partecipare a un suo concerto per rendersi conto cosa trasmette mentre canta e cosa ci vuole raccontare, un percorso della sua vita. Una vita che parte da Los Angeles dove conosce e collabora con Beppe Cantarelli per poi nel tempo ritornare in Italia, avendo imparato anche l’arte del crooning. E’ un cantante crooner in stile Frank Sinatra, con la differenza che Enrico ama cantare anche in portoghese rendendo omaggio a Roberto Carlos, il  suo grande punto di riferimento.
Così facendo nel 1996 inizia a farsi conoscere in Europa realizzando due album sotto la guida del maestro Mimmo Turone. Enrico non invade l’ascoltatore, lo accarezza con amore afferrandolo per mano e trasmettendo positività. Ecco, la cosa che mi è piaciuta moltissimo è la positività che Enrico trasmette, sempre emozionato, ma vivo. Scrive canzoni emozionanti, difficilmente ho visto esecutori così presenti in scena, dove i musicisti suonano leggeri senza esagerare. A metà concerto Enrico non si è fatto mancare un duetto con la giovane cantante Lara Catalano, voce dolce e chiara, ottima prestazione per lei.
La prima volta che vidi e fotografai Enrico fu al teatro Duse di Bologna il 13 1 2023, raccontando per SOund36 la serata, da lì avevo capito la sua forza mescolata alla leggerezza di ogni spettacolo che puntualmente riempie ogni angolo dei teatri dove si esibisce.
E, come un vero crooner alla fine regala rose al pubblico, tra un sorriso e una carezza per le signore presenti, scendendo poi dal palco facendosi fotografare con tutti i presenti.
(https://www.enricocarso.com/)

Teatro Rasi (Ra) 19 1 2024
Voce Enrico Carso Alvisi
Batteria Maxx Testa
Basso Enrico Galetta
Percussioni Danilo Mineo
Cori Laura Zoli e Roberta Montanari
Chitarra Marco Ielpo
Direttore d’orchestra e violino Enrico Gramigna
Tastiere Pierpaolo Zenni
Pianoforte Roberto Magnanensi
Trombone Roberto Solimando
Sax Marco Vecchio
Tromba Giovanni Tamburini
Tromba Federico Privitera
Special guest: Lara Catalano

About the author

Alessandro Ettore Corona

Alessandro Corona nasce a Bassano del Grappa (VI) nel ’57. Dopo aver vissuto in varie zone del Veneto, si trasferisce a Bologna negli anni’70, seguendo tutto il movimento artistico di quel periodo; dai fumetti di A. Pazienza e N. Corona, alla musica rock britannica e americana, a quella elettronica di stampo tedesco, al cinema d’avanguardia tedesco e francese, per approdare poi alla scoperta della fotografia internazionale seguendo corsi di approfondimento e di ricerca.

Scatto per non perdere l’attimo.
Esistono delle cose dentro ognuno di noi, che vanno messe a fuoco.
Esistono cose che ci circondano e che non vanno mai perse, attimi che possono cambiare il nostro futuro; ognuno di noi ha un’anima interiore che ci spinge verso quello che più ci piace o ci interessa.
Io uso la macchina fotografica come un prolungamento del mio braccio, la ritengo un contenitore enorme per catturare tutti quei momenti che mi appartengono.
Passato e futuro si uniscono fondendosi insieme e per caratterizzare l’anima degli scatti creo una “sensazione di fatica” nella ricerca dell’immagine mettendo in condizione l’osservatore, di ragionare e scoprire sé stesso dentro l’immagine.
Trovo interessante scattare senza pensare esattamente a quello che faccio; quando scatto il mio cuore muove un’emozione diversa, sento che la mia mente si unisce con estrema facilità al pulsante di scatto della mia macchina, non esito a cercare quel momento, non tardo un solo secondo per scattare senza riflettere.
Il mio mondo fotografico è principalmente in bianco e nero, il colore non lo vedo quasi più, la trasformazione cromatica è immediata.
Non esito: vedo e scatto!
La riflessione per quello scatto, si trova in mezzo tra il vedere e lo scattare senza esitare sul risultato finale, senza perdere tempo in quel momento.
Diventa immediato per me capire se quello che vedo e che intendo scattare può essere perfetto,
non trovo difficile esprimere quello che voglio, la macchina fotografica sono io.
Ogni scatto, ogni momento, ha qualche cosa di magico, so che posso trasmettere una riflessione quindi scatto senza cercare la perfezione estetica perché nella fotografia la foto perfetta non esiste, esiste solo la propria foto.
Works:
Fotografo e grafico: Mantra Informatico (cover CD), Elicoide (cover LP)
Fotografo ufficiale: Star for one day (Facebook). Artisti Loto (Facebook)
Fotografo ufficiale: Bowie Dreams, Immigrant Songs, Roynoir, Le Sciance, Miss Pineda.
Shooting: Federico Poggipollini, Roynoir, Heide Holton, Chiara Mogavedo, Gianni Venturi, Double Power big band, Progetto ELLE, Star for one day, Calicò Vintage.
Radio: Conduttore su LookUp radio di un contenitore artistico, con la presenza di artisti.
Fotografo ufficiale: John Wesley Hardyn (Bo), Reelin’and Rocking’ (Bo), Fantateatro (Bo), Nero Factory (Bo), Valsamoggia Jazz club (Bazzano), Friday Night blues (Bo), Voice club (Bo), Stones (Vignola), il Torrione (Fe), L’officina del gusto (Bo), Anzola jazz, Castelfranco Emilia blues, Bubano blues, Mercatino verde del mondo (Bo), L’Altro Spazio (Bo), Ramona D’Agui, Teatro del Pratello (Bo), P.I.P.P.U Domenico Lannutti, Insegui L’Arte (Badolato CZ), Artedate (Mi), Paratissima Expo (To), Teatro Nuovo e club Giovane Italia(Pr), Teatro Comunale e Dehon (Bo), Teatro delle Passioni (Mo).

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