Recensioni

Emiliano Mazzoni – Ballo Sul Posto

Scritto da Claudio Donatelli

ha deciso di proseguire il discorso solista registrando e pubblicando 12 canzoni fuori dal tempo, dagli schemi, da tutto.Il pianoforte accompagna con gentilezza e calore tutte le canzoni, le colma di melodie, di musicalità, come se non ci fosse bisogno di altro

La scrittura musicale di un cantautore raccoglie le emozioni dall’esperienza di vita quotidiana, elaborate in modo totalmente personale. La musica tradizionale o folk arricchisce le partiture, contestualizza l’autore e l’opera. Un cantautore scrive musica libera e fuori da ogni semplice, riduttiva etichettatura.
Parlare di questo autore significa raccontare la storia di un cantautore.
Emiliano Mazzoni vive a Piandelagotti, villaggio di montagna a 1200 metri d’altezza, situato sull’Appennino tosco-emiliano. Nel 2000 inizia le sue vicende musicali con gli In Limine e dopo 4 anni fonda i Comedi Club con i quali produce 3 cd autoprodotti e varie date in giro per Italia ed Europa. Dopo qualche piccola esibizione in solitudine, voce e piano, Emiliano Mazzoni ha deciso di proseguire il discorso solista registrando e pubblicando 12 canzoni fuori dal tempo, dagli schemi, da tutto. Ballo Sul Posto è il disco d’esordio di Emiliano Mazzoni, realizzato con l’aiuto di Luca Rossi (ex Ustmamò) nella produzione e negli arrangiamenti.
Il disco si apre con Mentre Piangono Le Grondaie, forse il pezzo con maggiori strumenti e anche il più diretto, ballata malinconica per un grigio giorno piovoso, dedicato ai ricordi. Voce profonda e asciutta, accenna parole e poesie che raccontano di emozioni ai bordi della vita, che esprimono il grande amore per la natura con tutti i suoi elementi a scandire il tempo.
Il pianoforte accompagna con gentilezza e calore tutte le canzoni, le colma di melodie, di musicalità, come se non ci fosse bisogno di altro. Il disco è realizzato tutto con grande qualità compositiva, i suoni sono ben catturati, non ci sono cadute di tensione o interesse. Tra le tracce migliori possiamo citare Il Dissoluto e la successiva La Strada Del Male, entrambe ballate intime, profonde,liberatorie.

Claudio Donatelli

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