Il prodigioso pianista e compositore Dustin O’Halloran pubblica, per la rinomata etichetta Fat Cat Records, il disco Lumiere.
La storia di questo musicista ci può aiutare a capire meglio il cd in questione. Cresciuto a Los Angeles ha studiato arte presso il Santa Monica College. Si è formato e affermato suonando con Sara Lov nei Devics. Dopo un lungo ed estenuante tour si è fermato nella campagna romagnola passando tra Bologna e Ravenna alcuni anni. In seguito si è trasferito a Berlino, forse la città culturalmente più viva al momento.
Il pragmatismo made in USA, il minimalismo tedesco/berlinese, il calore e i quieti colori della campagna italiana. Tutto questo ha trasformato in poco tempo un emergente indie rocker in un promettente pianista neo classico. Tutti questi luoghi sono racchiusi tra le pieghe degli spartiti di Lumiere.
Dustin compone questo disco indossando i panni di un pittore che colora la sua tela, ma anche pensando alle immagini di una vita come fossero i momenti più toccanti di un film.
Lumiere è un’opera fortemente legata alle immagini, quelle che lo hanno spinto a intraprendere questo eccezionale viaggio creativo. Le canzoni sono perle di musica pop suonata al piano, con la preziosa collaborazione di Peter Broderick al violino e Adam Wiltzie (Stars) alla chitarra.
Negli ultimi anni il mondo del cinema ha scoperto il talento di Dustin che compare con le sue musiche in Marie Antoniette di Sofia Coppola, in An American Affairs di William Olsson, nel fortunato Like Crazy di Drake Doremus e vincitore dell’ultima edizione del Sundance Film Festival.
Le canzoni sono tutte molto belle e profonde, Lumiere è un capolavoro di musica contemporanea, un disco così arriva raramente, merita di essere ascoltato.