Auroro Borealo @ Pintupi Open Air

Articolo di Floriana Giudetti
Foto di Gigi Fratus

Il Pintupi Open Air torna a far parlare di se presso il centro sportivo di Paderno d’Adda.
Purtroppo anche quest’anno abbiamo potuto seguire solo parzialmente la rassegna confezionata dall’Arci Pintupi, una solida e splendida realtà brianzola dove la parola solidarietà ha ancora un valore,
ciò detto: Auroro Borealo…ma andiamo per ordine.
Ad aprire la serata gli Alcolici Scadenti un simpatico complessino brianzolo che per l’occasione si presenta in formazione allargata e ci intrattiene con musica originale e testi tra il serio ed il faceto. Una simpatica ouverture a precedere il Sagra Estiva Tour dell’headliner di serata!
AURORO BOREALO… trovare una definizione adeguata a questo poliedrico artista può essere parecchio complicato: performer? Musicista? Cantante? Comico? Lui è tutto ed il contrario di tutto.
In realtà vedendolo sul palco gli si addice parecchio quella di pazzoide scapestrato, almeno credo.
Si presenta sul palco e: Ciao a tutti io sono Auroro, ho quarant’anni e non dovrei essere qua (ovvero, presumo, dovrei essere altrove e avere un lavoro serio), ma qua sono e vi beccate me!
Bresciano di nascita (e non poteva essere diversamente), il buon Francesco aka Borealo è un ciclone dalla forza devastatrice impressionante e, per comprendere quello che propone ti devi mettere nell’occhio del ciclone stesso e lasciarti andare, senza freni, senza pregiudizi, e la devastazione entrerà in te accompagnandoti nel suo mondo fatto di nonsense e bellezza fine a se stessa.
Perché poi, ogni tanto è anche bello vedere un c***one su di un palco che ti fa divertire senza nemmeno capire il perché.
Inizia lo spettacolo e tempo 3 minuti 3 si frantuma una caviglia nel tentativo, minaccioso, di coinvolgere una abilissima ballerina delle retrovie e invitarla a ballare in transenna. E nonostante una caviglia grossa come la noce di cocco che nel 2015 attentò alla vita di Keith Richards, lui continua imperterrito a cantare (vabbè cantare…) saltare, fare gag talmente stupide da essere verosimili. Dicevamo cantare, prima della performance era seduto tranquillamente ad un tavolino con un paio di signore un po’ avanti con l’età che, suppongo, lo abbiano ascoltato durante il soundcheck e hanno commentato:bravo sei bravo, però sei pure stonato e lui non solo gli dava ragione ma ora lo ripete sul palco…già solo per questo vale il prezzo (esosissimo) del biglietto ad ingresso gratuito…
Canzoni come Trentenni pelati, Brutto dappertutto, Vecchi che urlano, Cologno lord e cover quali Fiki Fiki o A chi mi dice fanno sostanzialmente da intermezzo tra salti punk, schitarrate e le già citate improbabili gag. Una serata all’insegna del divertimento più sfrenato, senza pensieri e scanzonato. Aveva ragione Angelo Kazichian quando, la sera prima prelive coi suoi Punkreas mi disse: Auroro oltre ad essere un grande amico è un artista strabiliante. E’ un figo!
Beh, aveva ragione lui…
Grazie all’Arci Pintupi, nelle persone di Matteo De Capitani e Fabio Pozzi per l’accoglienza e l’amicizia.