Antun Opic è per metà tedesco e per metà croato ma a dispetto delle sue chiare origini si sente piuttosto “un cittadino del Mondo”, come dimostra la musica che suona. La sua musica evade ogni confine geografico, non è identificabile in nessun genere definito, le sue storie sono racconti senza tempo.
Se volete fargli del male potete etichettare quello che suona come musica balcanica, ma non basta. In “No Offense” c’è world music, blues e pop ma anche folk e cabaret: squilli di trombe incontrano un banjo vivacissimo e cori gospel si mischiano a bellissimi tocchi di chitarra.
Insomma la versatilità è la parola chiave di questo bravo artista e della sua band formata dal suo vecchio maestro di chitarra Tobias Kavelar e dal bassista Horst Fritscher.
Sound eterogenei compongono il suo debut album (autoprodotto), canzoni da cabaret (vedi anzi senti Hospital) si alternano a momenti più delicati e seri. Non dimentichiamoci del precedente progetto di Antun “Storm & Wasser”, un collettivo di punk cabaret con il quale ha girato l’intera Europa portando in giro performance che mescolano la musica e il teatro!
Per chi è alla ricerca di qualcosa di diverso da ascoltare consiglio senza dubbio l’ascolto di questo cd.
Chiudo con le parole dello stesso Antun in No Offense, la traccia che dà il nome all’album, così vi potete fare un’idea dei tanti personaggi stravaganti che affollano le sue canzoni:
“I’m A Clown, who sets his stage on fire, because I’m afraid you would not like my show” […]I just need a hug”
Annalisa Nicastro