B.B.King mi disse “sei bravissimo”.
Per il lancio di Mojo, suo ultimo lavoro, Alex Britti propone un live abbastanza inconsueto; un divano, una chitarra e se stesso, una formula che di recente sta prendendo piedi sempre più nel nostro paese. Un racconto molto intimo e diretto con il pubblico, dove scatena il suo modo di essere un bluesman con talento tecnico, gli permette di finire sul palco con importanti musicisti come Buddy Miles e Billy Presto. Purtroppo la sua paura di volare non lo farà mai andare nella patria del blues: gli Stati Uniti.
La passione di Alex per la chitarra nasce fin dall’età di otto anni quando già ascoltava Stevie Ray Vaughan e Jimi Hendrix. Nella sua lunga carriera si è pure divertito uscendo dal suo mondo serio del blues, prendendosi in giro scimmiottando con Salmo o partecipando ad alcune serate di Sanremo, ma la sua forza è non avere dimenticato mai la sua provenienza, riconoscendo come il mondo discografico negli ultimi vent’anni è cambiato radicalmente.
Il concerto si è svolto con una grande ricchezza di atmosfere diverse, senza confini, senza una vera collocazione spazio/tempo, questo è il risultato di una vita trascorsa ad assorbire il meglio da ogni genere musicale, che però gli ha dato la possibilità di uscire dal coro.
Così si è presentato al Teatro Duse di Bologna per raccontarsi, per aprire, come fanno tutti i musicisti superata una soglia d’età, quei cassetti che il pubblico vuole curiosare per capire il proprio idolo. Il palco era arredato ad hoc, un divano al centro e una distesa di lampadari di vari colori e in alto tre lampadari a goccia per dare sempre più un effetto di casa propria. Insomma, una serata moderata dai racconti canori di Alex Britti che ha saputo dialogare con tutta la platea.
Alex Britti Teatro Duse (Bo)
7 12 2022