Zoe Pia @ Rosetum Jazz Festival

“ Caro Babbo Natale,
come regalo per questo Natale vorrei che tu mi raccontassi una storia antica e anche della bella musica. Sono stato buono e credo di meritare questo grande regalo”

Shardana è il nome di un popolo di antichi guerrieri, citati su una stele egizia da Ramses II. Guerrieri che vennero sconfitti da Ramses, ma che vennero comunque elogiati per le loro qualità combattive e di resistenza. Guerrieri.
Zoe Pia si cala in questo personaggio, esterna la sua combattività, il modo in cui brandeggia le sue Launeddas, e il suo clarinetto, il suo continuo cercare la musica per entrare in quell’estasi che le permette di raccontare storie vecchie di millenni, storie di fate e di streghe, suoni di canti e rumori della terra. il colore lo mette con la sua musica, che odora di terra, di sole, di tradizioni mai scomparse.
Una nuova Lara Croft che non si ferma davanti a nulla, scava nel tempo, si allena con i suoni .
Lo abbiamo vissuto con grande calore e fermento questo concerto che il Rosetum Jazz Festival ha organizzato. Abbiamo avuto la possibilità di ascoltare anche il direttore artistico Lorenzo De Finti al pianoforte, in sostituzione del bravo Roberto de Nittis, indisposto, che con Sebastian Mannutza, violino e batteria, e Glauco Benedetti, basso tuba,hanno portato sul palco una parte quasi sconosciuta di una terra pregna di storie e di suoni.
Ringraziamo gli artisti, il RJF, il centro culturale Rosetum.