La band dei Vision of Johanna nasce a Livorno nel 2011 e dopo quasi tre anni è composta oggi da Cristiano (voci, chitarre, piano), Filippo (synth, tastiere), Leonardo (batteria), Francesco (basso). Lococulisti o Maglione è il loro primo disco prodotto grazie all’importante supporto di due etichette: Totem Schwan di La Spezia e Inconsapevole Records di Livorno. La band toscana si è riunita per 10 giorni nello studio di Nicola Baronti, un casolare nella campagna nei dintorni di Volterra per registrare le 11 tracce racchiuse in Lococulisti o Maglione.
Ne viene fuori un realistico affresco di quelle che sono le attuali inclinazioni musicali dei nostri teenager in cerca di rock. Una miscela di umori e atmosfere ereditate dal blues rock degli anni ’70, l’aggressività del grunge, la moderna e soft psichedelia del rock inglese da classifica. Ovviamente il cantato in italiano e l’attenta ricerca melodica che il gruppo affronta lungo tutto il disco, ricolloca il progetto all’interno di un flusso musicale nazionale che si apre spazi importanti negli ambiti più vari (cinema, radio nazionali, tv musicali, locali alternativi).
L’idea dei Vision of Johanna sembra funzionare e filare, non si pone grandi obiettivi, lascia fluire quel senso di inadeguatezza e impossibilità che vive nella nostra giovane Italia. Mette insieme gli umori pop dell’attuale scena rock europea con l’immaginario popolare di artisti contemporanei italiani. Muovendosi tra le 11 tracce del disco saltano maggiormente alle orecchie dell’ascoltatore l’apertura di Bambino Hey!, Kalimero, entrambe per melodia e dolcezza. Mentre in Fermi c’è William la band toscana mostra il potenziale rock che possiedono e la loro capacità nel governarlo.
Un disco quindi che fa vedere tutti i lati espressivi di questa band che sembra mettere in scena con naturalezza gli umori dei ragazzi comuni.
Claudio Donatelli