Empatica, pubblicato dall’etichetta indipendente catalana Segell Microscopi, è l’esordio solista di Vanessa Bissiri, che ha militato per anni nel progetto di fusione Dinatatak.
Otto brani (in spagnolo e italiano; uno in inglese) per un lavoro elegante, in bilico tra retrospettiva e contemporaneità, suggestioni latine, mood jazzy e intarsi elettronici.
Menzione di merito per Visione, uno sguardo ai golden years della canzone leggera italiana; applausi a scena aperta per C’è sempre il mare e L’amore son stagioni, che suonano quasi come dei classici, dominati da una voce in stato di grazia che ricorda, a tratti, quella della Vanoni nell’album del 1976 La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria.
E’ interessante notare come, pur nella veste bossa nova di entrambi i brani, Vanessa Bissiri riesca con sapienza ad introdurre delle felici variazioni: gli inserti prog di C’è sempre il mare evolvono in un crescendo vocale e di arrangiamento à la Jeff Buckley mentre L’amore son stagioni ospita un bridge punk, dal sapore clashiano, che prelude ad una raffinata apertura pop.
In Mudo amor lo spirito beneficamente contaminante, che da sempre anima il percorso artistico di Bissiri, si materializza nella forma di un arpeggio di chitarra distorta, pochi secondi di inaspettato guizzo rock.
Un album sinestesico, capace di generare, all’ascolto sensazioni tattili, visive, olfattive; una lectio magistralis di scrittura, carisma interpretativo e duttilità, firmata da una artista con una vocazione ontologica alla trasversalità: musica e arti figurative-comprese la danza, il teatro di sperimentazione e quello di strada- sono solo alcune delle molteplici declinazioni del suo atto creativo, del quale la sensorialità si fa motore e rosa dei venti.
Le immagini, oltre a quelle generate dallo stimolo acustico, sono anche quelle suggerite dalla fotografa Eva Piredda: otto cartoline che sono parte integrante del progetto “Empatica”, nel segno di una musica illustrata, visionaria e polisemica.