Con oltre vent’anni di carriera, gli Zen Circus hanno sempre voglia di divertirsi e coinvolgere ogni volta che salgono sul palco. Il loro spirito libero e schietto e la loro coerenza nel non andare dietro nessuna moda sono il vero marchio di fabbrica di una delle band italiane più amate del panorama rock italico che iniziando dalla strada hanno a loro modo segnato la storia della musica indipendente italiana.
Sono in tour per presentare il loro ultimo album Cari fottutissimi amici, uscito lo scorso 27 maggio, con date in programma nei principali festival estivi. Lo scorso 21 luglio si sono esibiti gratuitamente a Roma al Villa Ada Festival dove hanno aperto il loro concerto con La terza guerra mondiale. Tra una canzone e l’altra cercano di scherzare sulle attuali vicende politiche, ricordando che Ufo ha compiuto da poco cinquant’anni e che può essere candidato come Presidente della Repubblica.
Ci sono momenti molto emozionanti con brani come Appesi alla luna, L’amore è una dittatura e Non, quest’ultima canzone così dolorosa è entrata nel cuore di tutti. Quasi alla fine del concerto, a sorpresa, viene invitato sul palco Motta con il quale cantano Caro fottutissimo amico. Da qui è tutto in crescendo, fino ad arrivare a Viva, che chiude il concerto con suoi giri di chitarra e basso.
Gli Zen Circus, con un concerto che ripercorre quasi tutta la loro discografia, non hanno mai smesso di divertire e far ballare il pubblico che abbandona Villa Ada con l’adrenalina in circolo mista alle emozioni che solo una band come gli Zen può generare.
The Zen Circus @ Villa Ada Festival
L’adrenalina in circolo è mista alle emozioni che solo una band come gli Zen Circus può generare