Interviste

Spiral 69

Scritto da Annalisa Nicastro

SOund36 è orgogliosa di essere mediapartner di Heroes: Roma come New York. Il 28 Ottobre alle Mura c’è il secondo appuntamento della nuova e rivoluzionaria serata rock della capitale con Spiral 69. SOund36 ha fatto una chiacchierata con la band, eccola!

Come è cambiata (se è cambiata!) la musica di Spiral 69 in questi anni?

Il nostro suono si è evoluto e continua a farlo..credo che la musica fatta con il cuore, il sangue e l’anima è inevitabilmente in continuo mutamento, perché cambia con le persone che la fanno. Rispetto al primo album, (“A Filthy lesson for lovers” 2009), il nostro ultimo lavoro “No Paint on the Wall“, è radicalmente e concettualmente diverso…la mia vita, nei due anni che intercorrono tra un disco e l’altro, è cambiata parecchio..e credo si senta tantissimo questa differenza.

Siete stati notati da Steven Hewitt che vi ha invitato ad aprire un suo concerto, che esperienza è stata per voi?
Sicuramente un’esperienza incredibile, oltretutto dovevamo aprire solo il primo concerto, ma lui ha voluto che li seguissimo in tutta la tournè italiana. Oltre alla stima che provo per lui come musicista, il “dono” più grande di quel tour è stato apprendere quanto può essere umile e affabile una star del suo calibro. Tutt’ora siamo sempre in contatto e presto faremo anche qualcos’altro insieme.

Cosa ne pensate della new wave italiana?vi riconoscete in una scena unica?
Ho sempre amato la scena wave italiana, e credo che in questo momento sia tornata forte e viva quasi al pari del periodo culmine “fiorentino” dei primi anni ’80.
Forse, in Italia, in questo momento posso dire che c’è anche la scena wave più originale e personale che si possa trovare in Europa. Band come Spiritual Front, Argine e Ashram hanno fatto e fanno tutt’ora scuola nel resto del vecchio continente.

Fate parte del progetto Heroes, che cosa ne pensate? Cosa pensate sia necessario alla scena musicale italiana e romana in particolare?
Era davvero tanto tempo che speravo in un ide(ologi)a del genere…ho sempre risentito dell’individualismo delle band e oltretutto l’ho sempre trovato stupido e inproduttivo. Il detto “l’unione fa la forza” non l’hanno inventato perché non avevano nulla da fare…
Heroes è un alternativa alle piccole mafie musicali locali, al mainstream che prende per il culo gli ascoltatori (pratica molto in uso in Italia) con false classifiche musicali e con zombie che si sfidano in televisione convincendo i più, che la musica è un televoto.
Heroes è sudore, plettri che si scambiano, è supportarsi nella buona e nella cattiva sorte…La vera scena musicale siamo noi (parlo a nome di tutti quelli che vivono per suonare e non per fare soldi), noi che abbiamo un pubblico che ci segue realmente e umanamente, noi che i dischi li facciamo per necessità e non per contratto.
Le rockstar non sono solo su MTV, le vere rockstar di giorno fanno gli impiegati, i barman, le segretarie e le commesse e di sera non hanno niente da invidiare a band come Subsonica o Afterhours.
I veri eroi non hanno super poteri o mantelli per volare, altrimenti non ci vuole nulla ad essere un eroe no?

Ci dite un vostro sogno musicale?
Continuare a fare musica. Sempre, ovunque.

28 ottobre
Heroes #2

Spiral 69 dal vivo

Le Mura (Rm)
via di Porta Labicana 24
ingresso 4 euro

Spiral69 è il progetto tra new/dark wave e pop di Riccardo Sabetti (ex Argine), una realtà vincente del panorama musicale italiano.
“No Paint on the Wall” (prodotto da Megasound, distribuito Warner/Zebralution) è il secondo album della band, dopo quasi due anni dall’ultimo lavoro, “A Filthy Lesson for Lovers”(2009).
In questi due anni, la “creatura” di Riccardo Sabetti è saltata agli occhi della critica e del pubblico ottenendo oltre un centinaio di recensioni ottime in tutta europa e oltre, e lo ha portato ad ottenere eccellenti collaborazioni con nomi importanti della musica mondiale come Steve Hawitt (Placebo), Tying Tiffany, Simone Salvatori (Spiritual Front) ed Edo Notarloberti (Ashram/Argine).
In “No Paint on the Wall”, il nuovo album pubblicato il 1 Marzo 2011, basso e pianoforte diventano strumenti chiave dell’intero album, potenza e tenacia ritmica ne definiscono i contorni. La trama di archi ne intesse la dolcezza e una voce più profonda, ancora più emotivamente densa, trattiene il tutto rappresentando la soluzione e la sintesi del mood di Spiral69.

Per sposare lo spirito di HEROES, on stage con gli Spiral69, tanti amici/ospiti che apporteranno il loro personalissimo contributo artistico alla performance.
Sul palco delle mura vedremo con gli Spiral69, Alessandra Perna (Luminal), Ilenia Volpe, Federico Amorosi (Spiritual Front), Valentina Nervi (Qali).
Prima e dopo il concerto Djset di NoFun from Magnolia.

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Info: romacomenewyork.wordpress.com

About the author

Annalisa Nicastro

Mi riconosco molto nella definizione di “anarchica disciplinata” che qualcuno mi ha suggerito, un’anarchica disciplinata che crede nel valore delle parole. Credo, sempre e ancora, che un pezzetto di carta possa creare effettivamente un (nuovo) Mondo. Tra le esperienze lavorative che porterò sempre con me ci sono il mio lavoro di corrispondente per l’ANSA di Berlino e le mie collaborazioni con Leggere: Tutti e Ulisse di Alitalia.
Mi piacciono le piccole cose e le persone che fanno queste piccole cose con amore e passione. E in ultimo vorrei dire che mica sono matta, ma solo pazza. Pazza di gioia.

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