Recensioni

Rifle – Under Two Flags

Rifle: solo per veri incalliti

Gli inglesi Rifle debuttano sul mercato con un EP di cinque pezzi, la cui durata non arriva nemmeno a dieci minuti. Le canzoni sono devote al punk primevo dei Sex Pistols, aumentando il tasso di marciume e rendendo il prodotto ancora più sgraziato.
Le iniziali “Under Two Flags” e “Disorderly” ci fanno tornare indietro di almeno quarant’anni con una rapidità vertiginosa, mischiando l’anarco-punk degli Exploited con l’hardcore americano degli anni ’80.
E’ difficile distinguere una traccia dall’altra, sono tutte immerse nello stesso calderone putrescente, dove ogni tanto emerge un assolo eseguito alla velocità della luce (“Warfare”).
La voce di Max Williams è ben contestualizzata nelle loro canzoni e si pone come un novello Johnny Rotten, sbraitando e urlando senza sosta per tutto il tempo. Punto di forza del gruppo sono senz’altro i testi politicizzati avversi al potere e volti alla salvaguardia dei diritti umani.
Nonostante io sia un appassionato del genere, nei Rifle non ho trovato un benché minimo sforzo nel dare al loro sound quell’impronta finalizzata a metterli in risalto all’interno di un movimento già abusato all’inverosimile. Solo per veri incalliti.

Ja La
One Little Independent Records

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Giovanni Panebianco

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