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Pulp Dogs @ Rassegna Blues a Balues

Pulp Dogs: dal Blues Tex-Mex al Surf Rock, quando “divertimento” diventa la parola d’ordine

I Pulp Dogs nascono nel 2006 con l’intento di proporre i motivi tratti dalle colonne sonore dei film “Pulp” di Q. Tarantino e R. Rodriguez. La band ha proseguito un percorso musicale che ha portato alla registrazione di diversi cd di brani originali, che riflettono la passione per le contaminazioni del passato, per la musica americana degli anni ‘50 e ‘60 fino alle atmosfere surf rock, spaghetti western e latin blues.
La band si è esibita in formazione estesa con tutti i membri che ne hanno fatto parte, a cominciare da Vince Pastano (chitarrista di Vasco Rossi e di Luca Carboni) ad Antonello D’Urso (chitarrista, produttore discografico, arrangiatore e compositore, già con Franco Battiato e Luca Carboni).
Questa formazione è quella che meglio sa attirare l’attenzione del pubblico; la sonorità della band è fortemente caratterizzata dalle virtuose chitarre rock di Vince Pastano e quelle a tinte blues di Antonello D’Urso, le percussioni latine di Fabrizio Luca (ex percussionista di Vinicio Caposella) danno un tocco magico di mistero trascinando “l’ascolto fuori” rilassando i nervi senza distrarti dalla magia delle composizioni.
Un rock diverso, un rock che impera come non mai facendoti ballare senza sosta, ricordandoti che il rock “non muore mai”. Una nuova veste di rock contaminato fino al midollo, rivestito a nuovo senza dimenticare l’essenza della musica “per tutti”; la performance è stata coinvolgente e irresistibile unendo il Pulp ai brani originali della band.

Rassegna Blues a balues
Giardino Davide Penazzi (BO) 23 9 2022

Line Up:
Tony Farina voce
Vince Pastano chitarra
Antonello D’Urso chitarra
Diego Quarantotto basso
Vincenzo Matozza batteria
Marco Gualandra batteria
Fabrizio Luca percussioni
Marco Romagnoli basso

About the author

Alessandro Ettore Corona

Alessandro Corona nasce a Bassano del Grappa (VI) nel ’57. Dopo aver vissuto in varie zone del Veneto, si trasferisce a Bologna negli anni’70, seguendo tutto il movimento artistico di quel periodo; dai fumetti di A. Pazienza e N. Corona, alla musica rock britannica e americana, a quella elettronica di stampo tedesco, al cinema d’avanguardia tedesco e francese, per approdare poi alla scoperta della fotografia internazionale seguendo corsi di approfondimento e di ricerca.

Scatto per non perdere l’attimo.
Esistono delle cose dentro ognuno di noi, che vanno messe a fuoco.
Esistono cose che ci circondano e che non vanno mai perse, attimi che possono cambiare il nostro futuro; ognuno di noi ha un’anima interiore che ci spinge verso quello che più ci piace o ci interessa.
Io uso la macchina fotografica come un prolungamento del mio braccio, la ritengo un contenitore enorme per catturare tutti quei momenti che mi appartengono.
Passato e futuro si uniscono fondendosi insieme e per caratterizzare l’anima degli scatti creo una “sensazione di fatica” nella ricerca dell’immagine mettendo in condizione l’osservatore, di ragionare e scoprire sé stesso dentro l’immagine.
Trovo interessante scattare senza pensare esattamente a quello che faccio; quando scatto il mio cuore muove un’emozione diversa, sento che la mia mente si unisce con estrema facilità al pulsante di scatto della mia macchina, non esito a cercare quel momento, non tardo un solo secondo per scattare senza riflettere.
Il mio mondo fotografico è principalmente in bianco e nero, il colore non lo vedo quasi più, la trasformazione cromatica è immediata.
Non esito: vedo e scatto!
La riflessione per quello scatto, si trova in mezzo tra il vedere e lo scattare senza esitare sul risultato finale, senza perdere tempo in quel momento.
Diventa immediato per me capire se quello che vedo e che intendo scattare può essere perfetto,
non trovo difficile esprimere quello che voglio, la macchina fotografica sono io.
Ogni scatto, ogni momento, ha qualche cosa di magico, so che posso trasmettere una riflessione quindi scatto senza cercare la perfezione estetica perché nella fotografia la foto perfetta non esiste, esiste solo la propria foto.
Works:
Fotografo e grafico: Mantra Informatico (cover CD), Elicoide (cover LP)
Fotografo ufficiale: Star for one day (Facebook). Artisti Loto (Facebook)
Fotografo ufficiale: Bowie Dreams, Immigrant Songs, Roynoir, Le Sciance, Miss Pineda.
Shooting: Federico Poggipollini, Roynoir, Heide Holton, Chiara Mogavedo, Gianni Venturi, Double Power big band, Progetto ELLE, Star for one day, Calicò Vintage.
Radio: Conduttore su LookUp radio di un contenitore artistico, con la presenza di artisti.
Fotografo ufficiale: John Wesley Hardyn (Bo), Reelin’and Rocking’ (Bo), Fantateatro (Bo), Nero Factory (Bo), Valsamoggia Jazz club (Bazzano), Friday Night blues (Bo), Voice club (Bo), Stones (Vignola), il Torrione (Fe), L’officina del gusto (Bo), Anzola jazz, Castelfranco Emilia blues, Bubano blues, Mercatino verde del mondo (Bo), L’Altro Spazio (Bo), Ramona D’Agui, Teatro del Pratello (Bo), P.I.P.P.U Domenico Lannutti, Insegui L’Arte (Badolato CZ), Artedate (Mi), Paratissima Expo (To), Teatro Nuovo e club Giovane Italia(Pr), Teatro Comunale e Dehon (Bo), Teatro delle Passioni (Mo).

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