Recensioni

Piet Mondrian – Purgatorio

Scritto da Claudio Donatelli

I Piet Mondrian sono un progetto musicale d’avanguardia che non corre dietro alla moda del momento. Purgatorio è un altro passo verso il Paradiso per questo gruppo toscano.

Il viaggio artistico e personale dei Piet Mondrian continua diritto senza soluzione di continuità. La rotta è stata tracciata sin dal primo demo omonimo del 2009, al quale è seguito l’esordio discografico del 2010 con Misantropicana.
In questi giorni esce Purgatorio, il nuovo lavoro per la band toscana. L’aria di rinnovamento soffia sui Piet Mondrian e cambiamento significa anche sofferenza e sacrificio, ma la band non sembra alzare bandiera bianca. La line up della band è cambiata, infatti durante le registrazioni del disco Caterina Polidori (voci, batteria, tastiera) è uscita dal gruppo e Michele Baldini (voci, chitarre) è ora affiancato da Francesca Storai e Valeria Votta.
Il nuovo disco è strutturato come un concept album basato sul Purgatorio di Dante: nove tracce di cui sette portano il nome di uno dei vizi capitali. Tutte le tracce come al solito sono scritte da Michele che stavolta è stato sostenuto negli arrangiamenti dal produttore Luca Telleschi. Il coraggioso minimalismo dai toni bassi continua a caratterizzare la musica dei Piet Mondrian come se fosse un marchio stilistico che il trio, di volta in volta, volesse rinforzare.
La realizzazione di Purgatorio ha visto i musicisti dedicare più tempo alla fase di registrazione, con particolare attenzione ai suoni degli strumenti e delle voci. I testi di Michele si concentrano come al solito sulla critica sociale, meno cronaca e più attenzione all’individuo, vero punto di partenza per una rivoluzione globale. I suoni rendono concreti i sensi di colpa e le angosce del trio, il lucido racconto di quello che accade nel quotidiano tra le persone è il tentativo di redenzione.
Il disco è molto meno diretto del precedente, necessità di molti più ascolti per essere goduto fino nel profondo. La canzone che lancia il nuovo ciclo artistico dei Piet Mondrian è Accidia, traccia che già avevamo ascoltato nell’Ep Carne, Carne, Carne, Carne. Michele affianca alla chitarra suoni elettronici e ritmi dance, e l’amore per la canzone d’autore italiana e francese si fonde con l’attitudine punk e new wave che la band ha sempre mostrato. Parole grosse e forse fuori tempo, ma i Piet Mondrian sono anche questo: un progetto musicale d’avanguardia che non corre dietro alla moda del momento.
Bellissima e dolce è Lussuria, su un delicato tappeto di chitarre le voci di Michele e Caterina giocano ancora una volta a rincorrersi fino a toccare corde melodiche di altissimo livelo espressivo.
Purgatorio è un altro passo verso il Paradiso per i Piet Mondrian.

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Claudio Donatelli

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