Sound&Vision

Patti Smith @ Teatro dell’Opera di Roma

Scritto da Annalisa Nicastro

La poetessa fuorilegge con un cuore rock era sul palco del Teatro dell’Opera ed ha incantato tutto il suo pubblico con pura poesia

E’ stato proprio un evento speciale quello che Patti Smith ha voluto regalare alla Città Eterna il 13 dicembre 2017 al Teatro dell’Opera di Roma. Si avete letto bene, la location per An evening of words and music with Patti Smith. Jesse Smith al piano, è stata proprio l’Opera, che ha aperto le porte ad un pubblico variegato: chi con il cappotto elegante, chi con l’Eskimo più’ giovanile ha applaudito questa straordinaria artista.
Patti, sul palco, era visibilmente emozionata e felice di essere accolta con questo calore dal Teatro dell’Opera e ha cominciato il suo concerto, intervallando un pezzo musicale (come ad esempio “I Can’t Help Falling in Love With You” o “Because The Night”) ad un reading, fatto come sempre di parole intime e forti. Poesia pura, dunque.
Questa poetessa fuorilegge con un cuore rock era sul palco con la chitarra acustica e con la figlia Jesse Smith al piano, che ha fatto un bellissimo accompagnamento musicale alla serata. Sappiamo quanta importanza abbia sempre avuto per Patti Smith il rapporto fra parole e musica sia nei suoi concerti/reading sia nella sua produzione discografica.
Lei rimane uno dei grandi personaggi della storia musicale che ha analizzato il mondo in tutte le sue forme d’arte, attraverso la musica, la fotografia, la poesia, i romanzi, la pittura e la scultura, lasciando un segno indelebile in ogni sua espressione.  Anche ieri sera è riuscita a lasciare il segno ed abbiamo potuto ammirare ancora una volta lo spessore di un’artista che, dopo oltre quarant’anni di carriera, riesce ad esibirsi con la stesso spirito punk degli esordi, con la stessa e fantastica genuinità. 

Articolo di Annalisa Nicastro
Foto di Gregorio Ozimo -Silen

Ringraziamo di cuore il Teatro dell’Opera ed il suo ufficio stampa e International Music and Arts

 

About the author

Annalisa Nicastro

Mi riconosco molto nella definizione di “anarchica disciplinata” che qualcuno mi ha suggerito, un’anarchica disciplinata che crede nel valore delle parole. Credo, sempre e ancora, che un pezzetto di carta possa creare effettivamente un (nuovo) Mondo. Tra le esperienze lavorative che porterò sempre con me ci sono il mio lavoro di corrispondente per l’ANSA di Berlino e le mie collaborazioni con Leggere: Tutti e Ulisse di Alitalia.
Mi piacciono le piccole cose e le persone che fanno queste piccole cose con amore e passione. E in ultimo vorrei dire che mica sono matta, ma solo pazza. Pazza di gioia.

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