Recensioni

Palkosceniko al Neon – Lucas

Scritto da Annalisa Nicastro

Avvertenze: se siete intolleranti alla musica politicamente e socialmente impegnata avete sbagliato recensione.

Una bella realtà quella dei Palkosceniko al Neon, giovane rivelazione del panorama underground (quello vero!) italiano. Memori dell’ottimo lavoro svolto col precedente album “Disordine Nuovo”, di stampo decisamente rivoluzionario, ritornano in scena con Lucas con rinnovata grinta e tono polemico. D’altronde, cosa potevamo aspettarci da chi espone, sulla sua pagina web, pubbliche scuse per aver ceduto al vortice incontrollato di social network e blog vari? Ma è proprio per la loro attitudine ribelle che conquistano e piacciono, forse perchè esprimono quello che molti vorrebbero gridare senza riuscire a trovare il coraggio per farlo. Buona tecnica, tanta carica e testi graffianti, sono queste le caratterische principali di questi cinque ragazzi romani, accompagnati (ancora) da un’ottima produzione che mantiene anche stavolta un suono perfettamente in linea con il genere proposto, “brutto, sporco e cattivo” per intenderci.
Dodici pezzi relativemente brevi ma penetranti. Basta anche un ascolto distratto per farsi prendere dalla trascinante carica che trasmettono grazie ai testi immediati, solo raramente poco coinvolgenti.
Cuore di Cane è l’opener del disco. Un titolo aspro e crudo è l’anticipazione di un pezzo gridato (è proprio il caso di dirlo) con una rabbia che travolge subito. Steve Sequoia alla voce dà prova di grande bravura anche se, nel corso dell’intero album, le linee vocali appaiono piuttosto simili. Ma quello che colpisce da subito è la forza della batteria e delle parole. Non si accettano mezzi termini.

Vivo di niente, nascosto nel tuo presente
ricordo sempre, non tutto si vende, non tutto si vende!

Autocontrollo è tutto tranne quello che il titolo esprime. Un bel pezzo che ci porta a Brucia di Vita, omaggio alla strorica band hardcore italiana Negazione. Un’ottima cover, molto sentita e perfettamente in sintonia con l’album e con le sue idee, musicali e non.
È la quarta traccia quella che porta il titolo del disco, Lucas è forse il pezzo migliore e quello in cui sono riscontrabili le più svariate influenze, dall’alternative (soprattutto per l’intro) all’heavy. Alta tensione porta dentro di sè qualcosa del thrash old-school mentre le voci, in parti in cui il cantanto è più pulito, si fondono in un mix di musica popolare e rap. Le ottime chitarre incorniciano ancora una volta l’appello disperato che si alza dal microfono: Non è folle utopia ma una dura lezione, serve alta tensione per la rivoluzione!
Sempre impegnati e, più o meno palesemente, schierati, i testi non sono mai banali bensì rivelatori della deprimente realtà che ci circonda e di una conseguente voglia di riscatto che anche Assetto di Resa porta dentro le sue parole: Pronti alla partenza siamo in cerchio, con le bandiere al vento che in marcia non si piegano.
La loro forza è nella ripetizione, le frasi vengono ripetute come slogan nel tentativo di renderle immediate e facilmente memorizzabili e la tecnica dà, senza dubbio, ottimi risultati. Notevole è infine la triade composta da Con un Filo di Voce che colpisce per i suoi inaspettati (e perfetti) cori femminili che creano un bel contrasto con la voce di Steve, dalla minacciosa Bunker e da Disamore che chiude il disco sbattendo la porta. Un prodotto sicuramente non adatto a tutti.

“L’evoluzione sociale non serve al popolo se non è preceduta da un’evoluzione di pensiero” Franco Battiato.

About the author

Annalisa Nicastro

Mi riconosco molto nella definizione di “anarchica disciplinata” che qualcuno mi ha suggerito, un’anarchica disciplinata che crede nel valore delle parole. Credo, sempre e ancora, che un pezzetto di carta possa creare effettivamente un (nuovo) Mondo. Tra le esperienze lavorative che porterò sempre con me ci sono il mio lavoro di corrispondente per l’ANSA di Berlino e le mie collaborazioni con Leggere: Tutti e Ulisse di Alitalia.
Mi piacciono le piccole cose e le persone che fanno queste piccole cose con amore e passione. E in ultimo vorrei dire che mica sono matta, ma solo pazza. Pazza di gioia.

error: Sorry!! This Content is Protected !!

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Con questo sito acconsenti all’uso dei cookie, necessari per una migliore navigazione. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai su https://www.sound36.com/cookie-policy/

Chiudi