Il musicista, polistrumentista, emiliano Omid Jazi, che ha suonato tastiera e chitarra nell’ultimo tour dei Verdena, da molti anni crea la sua musica a casa, con un laptop e tanta creatività.
Nel 2012 ha pubblicato un mini promozionale L’Enea mentre quest’anno ha rilasciato il primo disco sulla lunga distanza con il nome Onde Alfa, interamente realizzato nel suo Hot Studio di Modena.
Il colorato e variopinto Universo pop di questo giovane e talentuoso autore ha lo sguardo rivolto al futuro. Tanti gli strumenti che compaiono in questo importante lavoro. Tanta sostanza messa sul fuoco, a cominciare dalle molte influenze musicali di Omid Jazi: si va dall’elettronica di Bjork al dark misterioso di David Lynchh, sprazzi di Battiato, fino al pop di John Lennon.
Il disco è un flusso continuo di pensieri, nati per lo più nel sonno, le Onde Alfa come un linguaggio universale del pensiero che unisce l’inconscio collettivo. In più tanta ironia a dare le giuste sfumature e profondità al lavoro, sinonimo di intelligenza e maturità creativa. Il disco è nato in casa, quindi con strumenti che hanno permesso a Omid di miscelare l’analogico al digitale, cosa che gli è riuscita molto bene.
Onde Alfa è un bel concentrato di suoni, energia, frullati insieme generando una nuova forma di musica popolare del nuovo millennio, psichedelia elettronica e cantautorato futurista. Gli alieni sono tra noi e stanno ripensando una nuova forma di comunicazione, fatta di musica e sogni.
Claudio Donatelli