E’ uscito Come Un Budda Sotto Un Fico, il nuovo singolo di Mosè Santamaria, un brano che oscilla sapientemente tra meditazione e dance music. Incuriositi in primis dal nome singolare scelto per la canzone iniziamo l’intervista che segue.
Impossibile non rimanere colpiti dal titolo del tuo singolo Come Un Budda Sotto Un Fico: vuoi spiegarci la sua genesi?
Il Buddha ebbe la sua prima illuminazione sotto un albero di fico. Ho scritto questo brano con l’intento di comunicare che nella quotidianità di tutti i giorni è possibile adoperarsi per il proprio risveglio dell’anima nonostante in casa si possa respirare un’aria di guerriglia o si lavori in un ambiente poco armonioso o si affronti una malattia. Riconoscersi nel sonno che rende la macchina biologica umana sconnessa dalla vita è propedeutico per svegliarsi davvero.
Nella tua canzone ti poni l’obiettivo di unire musica e meditazione: pensi di esserci riuscito?
Credo di sì, mi è bastato solo ascoltare me stesso.
A quali artisti ti ispiri maggiormente?
Transito dalla musica classica a quella strumentale elettronica. I riferimenti cantautorali li ho un po’ abbandonati a favore di un’autenticità maggiore nel messaggio che desidero condividere volta per volta.
Nel testo citi indirettamente Bob Dylan e i The Doors: sono artisti che ami particolarmente e che fanno parte del tuo bagaglio musicale?
Sono flussi di coscienza, non vogliono essere delle citazioni colte.
Progetti prossimi?
Preparare la pubblicazione del terzo album.