Interviste

Monte Meccano – Heroes #11

Scritto da Annalisa Nicastro

Non lasceremo ai nostri figli un lavoro o un calcio in culo per un posto ben pagato, ma album da ascoltare e sensazioni da rivivere.

SOund36 è mediapartner di Heroes: Roma come New York

Qualche giorno fa all’11 appuntamento di Heroes si sono esibiti i Monte Meccano, ecco a voi l’intervista di SOund36!!!

Il vostro è un progetto aperto, ce ne parlate meglio?
Il progetto MONTE MECCANO è un collettivo di artisti in continuo mutamento, un’ipotetica loggia massonica dell’underground musicale italiano.
Ci piace sperimentare ed esplorare nuove vie di composizione ed arrangiamento, e per cercare di andare sempre più in profondità, abbiamo scelto di collaborare ed inserire, specialmente nel ruolo di cantanti, vari personaggi, più o meno noti, ma provenienti dall’underground; questo ci ha permesso di creare, all’interno del nostro primo album, atmosfere e sensazioni molto diverse:
Dalle atmosfere oniriche ed inquietanti create dalla voce di Lili Refrain, a paesaggi più “urbani” e ritmici, grazie alle voci di Proventek (Wheelman on Bushpig) ed Andrea Crespi (Nonlinear); fino ad arrivare a brani strumentali e lisergici.
Monte Meccano continua ad essere un progetto in continua espansione/mutazione, solo il tempo sarà il nostro confine.
Stiamo in fase di stesura del nostro secondo album, ovviamente diverso dal primo e vedrà nuovi personaggi al suo interno, specialmente nel ruolo di cantanti.

L’essere eterogenei è il vostro forte, c’è però una linea comune che lega le canzoni di “In questa valle scorre”
Ci piace poter spaziare tra più generi, avere la possibilità di percorrere più vie. L’elettronica, il dub, ed il post rock, sono gli elementi che utilizziamo per diffondere il nostro messaggio, ma senza disdegnare, derive dubstep, o passaggi psichedelici.
La linea comune che lega il nostro primo album “In questa valle scorre”, è l’oscurità. Una patina di nero, più o meno scuro, che permea tutte le canzoni, che le rende omogenee nella loro diversità.

Cosa è per voi la sperimentazione musicalmente parlando?
La sperimentazione musicale, per noi, è scegliere di non scendere a compromessi con l’idea comune di musica. Non seguire schemi prestabiliti, e soprattutto, scegliere la “soluzione”, meno ovvia per comunicare il nostro messaggio.

Fate parte del progetto Heroes, che cosa ne pensate? Cosa pensate sia necessario alla scena musicale italiana e romana in particolare?
Pensiamo che la scena musicale italiana abbia bisogno di più progetti come Heroes, motivati e coraggiosi, che danno il meglio per promuovere realtà underground, che oggi come sempre, hanno bisogno di avere visibilità. L’idea di Heroes, di creare una rete di musicisti underground per cercare di uscire proprio dall’underground, è molto vicina alla nostra idea di Loggia massonica, di sotto-cultura musicale, destinata a uscire allo scoperto…

Ci sono degli eroi che hanno influenzato i Monte Meccano?
Siamo Noi gli eroi! Noi e tutti quelli come noi, che vivono con la musica che scorre nel sangue, che sentono la propria vita girare intorno al momento in cui ritorneranno a imbracciare i propri strumenti, quelli che comunicano questo disagio con la musica, il suono, la vibrazione.
Noi non ci stancheremo mai di dare tutto ciò che abbiamo a chi ha avuto il coraggio e la voglia di ascoltare;
Non lasceremo ai nostri figli un lavoro o un calcio in culo per un posto ben pagato, ma album da ascoltare e sensazioni da rivivere.

About the author

Annalisa Nicastro

Mi riconosco molto nella definizione di “anarchica disciplinata” che qualcuno mi ha suggerito, un’anarchica disciplinata che crede nel valore delle parole. Credo, sempre e ancora, che un pezzetto di carta possa creare effettivamente un (nuovo) Mondo. Tra le esperienze lavorative che porterò sempre con me ci sono il mio lavoro di corrispondente per l’ANSA di Berlino e le mie collaborazioni con Leggere: Tutti e Ulisse di Alitalia.
Mi piacciono le piccole cose e le persone che fanno queste piccole cose con amore e passione. E in ultimo vorrei dire che mica sono matta, ma solo pazza. Pazza di gioia.

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