La 21esima edizione del Filagosto Festival torna nell’area di via delle Industrie 1 a Filago e riconferma la formula dei sei giorni dedicati alla musica italiana e internazionale, oltre che a tutti i generi, spaziando dal reggae all’indie, tra hip hop ed elettronica, fino al metal.
Prima serata si parte con la reggae band dei Mellow Mood, gruppo formato da tre ragazzi di San Vito al Tagliamento (Pordenone), ovvero Jacopo e Lorenzo Garzia e Federico Mazzolo, cui si uniscono Giulio Frausin e, dal 2011, Filippo Buresta. Il gruppo prende nome da un pezzo di Bob Marley.
Attivi dal 2005, mirano fin da subito a costruirsi un seguito internazionale. Il primo album è lanciato dal fortunatissimo video di “Dance inna Babylon”. Nello stesso anno arrivano primi a livello nazionale e terzi a livello europeo nel contest del Rototom Sunsplash. Dopo due anni di esibizioni e la collaborazione con gli Africa Unite per “Sensi”, i Mellow Mood tornano nel 2012 con WELL WELL WELL. Il tour che segue tocca dodici diversi Paesi europei e prevede esibizioni in grandi festival, dal Rototom Sunsplash allo Sziget.
In apertura la band bergamasca dei Funky Lemonade, il gruppo nasce nel 2015 da un’idea dei fratelli Luca e Matteo Coluccia (rispettivamente basso e chitarra), che iniziano a suonare sotto il fresco e dissetante nome di “Funky Lemonade”. Dopo l’EP “Funkcedonia” (una macedonia di generi), presentato nel 2017, i Funky Lemonade decidono di passare a qualcosa di molto più gustoso: i soldi.
Si aggiunge al progetto una seconda chitarra nella figura di Fulvio Marcarini e una tastiera suonata amabilmente da Marco Ravelli (fonico e polituttofare dei Pinguini Tattici Nucleari).
I loro live sono energici, pieni di meme suonati dal vivo e ad alto contenuto di groove!
Seconda serata dedicata hip Pop italiano con Egreen & Mr. Phil che portano dal vivo i classici del loro repertorio e l’ultima fatica discografica, “Nicolás”, scritta e prodotta sull’asse Milano-Bogotà.
A seguire l’atteso live del rapper Rancore, pseudonimo di Tarek Iurcich, con il suo Xenoverso tour.
Rancore è indubbiamente uno dei rapper più talentuosi dell’attuale scena italiana. Le sue partecipazioni a Sanremo e la collaborazione con Daniele Silvestri sono stati solo la consacrazione di quello che è un percorso musicale straordinario, anche e soprattutto a livello di critica. Arte, letteratura, fantasia, protesta, politica, nei testi di Rancore c’è tutto. Impossibile non rimanere rapiti dalle sue rime.
Un diario di viaggio dentro se stesso, superando le inferriate della «prigione pandemica in cui ci hanno rinchiusi per due anni», affrontando le proprie incertezze, che «poi sono i dubbi e le paure collettive, di un tempo sospeso, talvolta arreso». Ma lui non si arrende e va dritto di “skit”. Ciò che rende diverso Rancore dal resto dell’universo, spesso paludato, del rap, è l’uso sostanziale che fa delle parole.
La sua è una personale Guerra dei versi, una sfida, vinta, in «507 parole» come ne Le Rime. Seguendo la scia di Rancore si sconfina in orizzonti distanti dal semplice freestyle.
EXenoverso è la conferma della ricchezza lessicale del suo linguaggio che si coniuga con la sensibilità di un cantautorato “nudo e crudo” del terzo millennio
Si ringrazia Filagosto per accoglienza e l’ospitalità in queste due serate di grande musica.
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