Sound&Vision

Max Gazzè @ Sferisterio di Macerata

Scritto da Stefano Ciccarelli

Max Gazzè è in forma strepitosa e il pubblico è immerso in un’atmosfera fatta di grande musica e virtuosismi

Metti una sera di agosto, un’arena magica ed un cantautore sopraffino accompagnato da musicisti virtuosi ed ecco la ricetta di un live indimenticabile come quello offerto da Max Gazzè allo Sferisterio di Macerata.
Il cantautore romano è tornato dopo tre anni a calcare il palco così prestigioso e sede di importanti festival di musica lirica e sinfonica e la magia è stata immediata immergendo il pubblico in un’atmosfera fatta di grande musica e virtuosismi che difficilmente è possibile sentire sui palchi nostrani.
Infatti oltre a Max si sono presi la scena i suoi meravigliosi musicisti, chiamati spesso da Gazzè ad effettuare assoli che hanno lasciato senza fiato gli spettatori. E’ quindi giusto menzionarli uno ad uno: Cristiano Micalizzi alla batteria, Max Dedo chitarra acustica e trombone, Daniele Fiaschi alla chitarra elettrica e “attrezzatura aliena” come l’ha definita Max ed infine Clemente Ferrari alle tastiere e sintetizzatore.
Inoltre va segnalato l’apporto di un giovane cantautore, Montegro, che ha suonato prima del concerto ma che ha anche duettato con Gazzè in “Un’altra adolescenza” scritta da lui stesso e, nel finale, ha interpretato “Una musica può fare” che ha concluso il concerto.
In tutto questo Max Gazzè è il mattatore, colui che tiene le fila, che tiene il tempo e detta i tempi della sua musica sognante ma con testi spesso sarcastici ed ironici.
Venticinque anni di carriera sulle spalle non son pochi ed ormai la dimensione live è diventata un appuntamento annuale per molti estimatori dell’artista. Carriera che ai primi passi ha visto Max aprire i concerti di Franco Battiato come lui stesso ricorda presentando il brano del Maestro “Un’altra vita”.
“Lo conobbi nel 1996 quando ebbi l’onore di aprire il suo tour “L’ombrello e la macchina da cucire” ed ho continuato a frequentarlo per molti anni ed ha significato molto per me. Gli voglio molto bene”. Così ha concluso un commosso Gazzè ricordando quei tempi.
La serata continua con successi come “Mentre dormi” e “Ti sembra normale” fino all’apoteosi di una strepitosa versione de “La favola di Adamo ed Eva” in cui tutti i componenti della band fanno una gara di bravura in una jam session di ben 15 minuti in cui il pubblico ha assistito a numeri di alta scuola e che ha accolto con applausi scroscianti.
I bis chiudono la splendida serata con un ritorno al passato con le canzoni “Il bagliore dato a questo sole” e “Sirio è sparita” per poi proseguire con “L’uomo più furbo” e “Una musica può fare” che conclude una meravigliosa serata di grande musica in un’arena definita dallo stesso Gazzè come “il migliore luogo dove fare live in Italia”.

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Stefano Ciccarelli

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