Sound&Vision

Max Gazzè @ Politeama Genovese

Scritto da Roberto Cervini

il clima è incandescente e rende merito ad un artista del calibro di Max Gazzè

Eccoci all’appuntamento con Max Gazzè al Politeama Genovese, mite serata questa del 22 novembre 2023 a Genova, il cantautore romano con la sua pregiata band viene accolto da un pubblico imponente, quasi sold out il teatro questa sera, rimangono disponibili davvero una manciata di poltrone in ultima fila.
Il tour teatrale al quale stiamo assistendo, oltre a presentare alcuni pezzi nuovi della prossima uscita dal titolo “Amor Fabulas”, porta in giro per l’Italia tutta una serie di canzoni che Gazzè non suonava da tempo, una specie di sperimentazione anche per mettersi alla prova come ammetterà durante il live.
Ma, naturalmente, come vedremo più avanti non mancheranno le hit che il pubblico “pretende” dal vivo.
Alla band storica, composta da Cristiano Micalizzi alla Batteria, Daniele Fiaschi alla Chitarra, Clemente Ferrari alle Tastiere, e Max Dedoai fiati, si aggiungono due nuove importanti figure: Greta Zuccoli ai cori e Marco Molino al vibrafono.
Ma andiamo con ordine, i primi quattro pezzi, vengono suonati dietro ad un telo semitrasparente sul quale vengono proiettate immagini d’effetto, giochi d’acqua, onde, ballerini che si muovono immersi nel mare, qualcosa di curioso che affascina il pubblico con le immagini, i suoni della band e la stessa che si vede dietro al telone. Ottima idea.
La partenza è riservata a Quante Lune Vuoi, tratta dall’album “Contro un’onda del mare”, andiamo indietro con i tempi quindi, poi l’Epica della Guerra, più recente, e le nuove Sarà Papà e Che c’è di male.
Inizio variegato dove si è pescato ovunque volutamente come conferma Max ai microfoni salutando il pubblico in sala. Il telone viene ammainato e la serata si porta avanti con attenzione, il pubblico non bisbiglia neanche durante gli stacchi tra una canzone è l’altra, la concentrazione è davvero totale.
Salto nel 2001 con Niente di nuovo e poi tocca alla cadenzata Vento d’Estate, vecchia collaborazione con Niccolò Fabi del 1998. Mentre Dormi e Siamo come Siamo fanno da sparti acque tra la parte riflessiva dello show e quella più ritmata e rock.
Il Solito Sesso, anno 2008 e poi ci avviamo verso un finale con i pezzi che scaldano il pubblico e che hanno reso famoso Max in tutto il mondo.
Eccoci a Cara Valentina qua e là qualcuno abbandona le poltrone di velluto rosso del teatro per ballare questo pezzo lungo i corridoi esterni del Politeama. A fine canzone il pubblico “obbliga” la band a continuare a suonare cantando la parte finale della canzone anche dopo la fine della stessa, Max non se lo fa dire due volte, accompagna il pubblico con il basso e la canzone riprende quasi all’infinito.
La Favola di Adamo ed Eva ha l’effetto di scaldare ulteriormente, tutti accompagnano battendo le mani e cantando assieme al gruppo; per tornare un pochino nei ranghi eleganti del teatro ci vuole Atmos Ballad, splendida strumentale suonata dal chitarrista Daniele Fiaschi. Invece Comunque vada è cantata dalla corista Greta Zuccoli che si accompagna con l’arpa. Notevole la bravura della cantante napoletana.
Il poker finale è da urlo, Ti Sembra Normale, La Vita Com’è, Sotto Casa e Una Musica Può Fare fanno assiepare il pubblico in piedi sotto palco, il clima è incandescente e rende merito ad un artista del calibro di Max Gazzè.

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Roberto Cervini

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