Sound&Vision

Marcella Carboni Trio @ Secondo Maggio

Scritto da Erminio Garotta

Tutto il progetto è un’ode a Magritte, al surrealismo senza però dimenticare la “strada del jazz”.

This is not a harp.
Marcella Carboni, arpista di origini cagliaritane, ha presentato, per la prima volta a Milano, il suo ultimo progetto musicale in trio con Paolino della Porta e Stefano Bagnoli. Partiamo dal titolo spiegando che il titolo è legato all’opera di Magritte “Questa non è una pipa”, dove la pipa non poteva essere fumata, era una rappresentazione grafica, nel suo lavoro l’arpa non fa l’arpa. Come, è un’arpa! Già ma i suoni e gli intensi momenti di improvvisazione ci fanno dimenticare l’arpa come la immaginiamo normalmente con quel suono celestiale e con quei “riverberoni” (così ci racconta la stessa artista)che devono essere tenuti a bada se vogliamo inserire lo strumento in un trio jazz.
Un’arpa elettroacustica, preparata e magistralmente guidata su terreni poco agevoli. Tutto il progetto è un’ode a Magritte, al surrealismo senza però dimenticare la “strada del jazz”. La sezione ritmica sorretta da due colonne d’Ercole quali sono Paolino della Porta e Stefano Bagnoli si integra con il suono dell’arpa senza nessun inciampo. Improvvisazioni come piccoli schizzi sulle tele di Magritte ci arrivano senza però uscire dal seminato del progetto intero.
Un concerto apprezzato dal pubblico e che ci sentiamo di consigliare. Un ringraziamento all’associazione culturale Secondo Maggio che ci ha accolto con grande disponibilità, al suo ufficio stampa, Andrea Conta, e agli artisti.

Articolo e foto di Erminio Garotta

 

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Erminio Garotta

Segnati dal futuro, eppure, il futuro, il nostro, ancora non lo conosciamo. Se vogliamo mettere in crisi un motore di ricerca nella rete, dobbiamo cercare proprio "segnati dal futuro"in italiano.
Provate e vedrete; prima il motore di ricerca proverà a correggervi, ".. devi scrivere SEGNALI... allora qualcosa potrò farti leggere" poi insistendo a scrivere SEGNATI il suddetto motore si arrenderà e vi farà vedere comunque "..SEGNALI..".
Siamo quindi segnati dal futuro? Ovvero non potremo fare le nostre scelte senza che qualcuno ci indichi la strada? Non voglio pensarci e non voglio crederci. Sono in questo angolo per provare a dimostrare che il futuro sarà il mio e segnato da me. Ho poche armi a disposizione ma quelle che conosco le userò bene. QUATSCH!

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