Cd in formato ridotto per la band dei Mai Personal Mood, L’Heure dEPart è appunto il loro EP di lancio. Quintetto italiano dal delicato tocco, amano miscelare i suoni di chitarre limpide con intrusioni sintetiche e percussioni soft. Il risutato è un pop elettrico ed elettronico denso di giochi armonici ed ampi spazi sonori.
Le cinque tracce, sostanziamente tutte ballate, disegnano un percorso molto rassicurante, che invita l’ascoltatore a rilassarsi e lasciarsi prendere dalle morbide curve sonore. Il pezzo apri pista è Bluette, canzone sorniona, dalle tinte malinconiche. A questa segue Corso Trieste, riflessiva pop song costruita su ricordi adolescenziali che si mescolano a minimali arpeggi di chitarre.
La band nasconde anche una vena più ruvida e per questo si serve di synth ad alto volume e in un crescendo strumentale nasce Contract Act. Ancora un lento per chiudere il mini cd, si tratta di Valigie Aperte, più scura e pessimista delle altre.
La produzione artistica di Daniele Landi è molto ben curata, come anche tutti i suoni. La band manca un po’ di originalità nelle parti vocali, dove dovrebbero spendere più energie e renderle più accattivanti. I Mai Personal Mood dimostrano di saper scrivere buone linee melodiche per ballate malinconiche, con particolare attitudine all’uso dell’elettronica.
Mai Personal Mood – L’Heure dEPart
Quintetto italiano dal delicato tocco, amano miscelare i suoni di chitarre limpide con intrusioni sintetiche e percussioni soft. Il risutato è un pop elettrico ed elettronico denso di giochi armonici ed ampi spazi sonori.